top of page

Carte capovolte nei tarocchi: cosa significano e come leggerle

Aggiornamento: 24 lug


Carte dritte? capovolte?


Quando tiri una carta dai tarocchi, può uscire dritta (cioè rivolta nel suo orientamento naturale) oppure capovolta, cioè al contrario.Questa posizione, apparentemente solo visiva, può aprire a interpretazioni molto diverse.


C’è chi non la considera affatto, leggendo tutte le carte come se fossero dritte e chi invece le distingue.


Ma anche tra chi legge le carte capovolte, le scuole di interpretazioni sono molteplici:

  • c’è chi inverte totalmente il significato della carta,

  • chi la interpreta come qualcosa di negativo,

  • e chi, come me, la vede come un blocco o un’energia trattenuta.


Non esiste una regola assoluta. A mio avviso, ciò che è importante come per qualsiasi pratica, è la coerenza.


Quando parlo di coerenza, intendo decidere prima di fare la stesa e prima ancora di mescolare le carte come andremmo a interpretarle in quel momento. L'approccio può cambiare da mazzo a mazzo o da stesa a stesa, l'importante è deciderlo prima di toccare le carte e formulare la domanda.


Leggere le carte capovolte nei Tarocchi


Quando si sceglie di leggere le carte capovolte nei Tarocchi, si presentano infatti altre decisioni: "forzare" la mescolata in modo che alcune carte siano dritte e altre capovolte? Oppure "lasciarle libere"?


Anche qui, non c'è una risposta giusta per tutti. Ad esempio, io valuto in base al tipo di lettura che sto facendo.


In alcune letture, come la mia versione della Stesa di Ricentramento, l’orientamento è fondamentale, quindi preparo il mazzo apposta, mescolandolo affinché io ci possa ritrovare carte dritte e rovesciate.


Nella maggior parte dei casi, invece, lascio che le carte si mescolino liberamente, col risultato che la maggior parte esce dritta, e quando ne esce una capovolta, lo considero particolarmente significativo, proprio perché estremamente casuale.


Anche i Minori?


Usando i Marsigliesi o mazzi con i Minori non completamente illustrati, a volte può essere più complesso capire l'orientamento di una carta.


Se non si riesce a stabilire l'orientamento, lo ignoro perché di fatto non è significativo per quel mazzo.


Se invece si riesce a capire, pur con difficoltà, ne tengo conto, pur senza dargli lo stesso peso che riservo agli Arcani Maggiori.


Di nuovo vorrei sottolineare che la decisione del tipo di lettura delle carte capovolte, andrebbe a mio avviso presa prima, quindi se ad esempio so che andrò a usare un mazzo tipo Tarocchino Bolognese, sicuramente e per ovvi motivi non andrò a leggere le carte capovolte.


La mia interpretazione


Come anticipato poc'anzi, non leggo le carte capovolte come “negative”, né ne inverto il significato.


Trovo affascinante, quasi “grafica”, l’idea di rovesciare il senso di una carta… ma non è il mio metodo. Ogni carta ha già in sé una gamma completa di sfumature, e capovolgerne il significato rischia di semplificare o ripetere concetti già presenti, perdendo la ricchezza simbolica dell’Arcano stesso.


Inoltre, non amo interpretarla con lo schema positiva/negativa in quanto nella mia visione ogni arcano non ha una polarità fissa: non è né buono né cattivo. Ha dentro di sé una gamma di possibilità; sta nella domanda, nel momento, nelle carte vicine, il compito di "orientare" il messaggio.


Quindi, quando una carta esce capovolta, la leggo come un blocco. Qualcosa, dentro o fuori di te, sta impedendo a quell’energia o a quell'archetipo di fluire, di manifestarsi.


Un esempio


Proviamo a vedere la differenza tra una lettura fatta leggendo gli Arcani solo al dritto o leggendoli tenendo conto dei significati delle carte capovolte.

Tre carte dei Tarocchi di Jodorowsky disposte in fila: la Temperanza, il Papa capovolto e il Matto. La Temperanza appare dritta, con un angelo che versa acqua da una coppa all’altra; il Papa è rovesciato, indicando un blocco nell'autorità o nella fiducia; il Matto chiude la sequenza, rappresentando un nuovo inizio o un salto nel vuoto.
Esempio di stesa con carta capovolta utilizzando i Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky

Facciamo due esempi generici di lettura. Ipotizziamo che la domanda sia: "Perché A non trova lavoro?" e che stiamo usando solamente i Maggiori con lo schema a 3 carte.

Non è ovviamente una lettura accurata, perché iper semplificata, ma per quello che serve a a noi in questo momento va benissimo. L'approccio è evolutivo e stiamo leggendo tutte e tre le carte come riferite ad A.


Ipotesi 1 - dove leggiamo senza distinguere l'orientamento


La Temperanza ci può indicare un momento di cambiamento; in cui A sta ancora integrando le esperienze passate con i desideri futuri, cercando un nuovo equilibrio, forse adattandosi a una nuova situazione di vita, o aspettando che le cose si allineino, ma senza agire con decisione (ricordiamoci che la Temperanza porta con sé il fuoco sotto la superficie apparentemente calma.)


Il Papa, se lo leggiamo evolutivamente, ci suggerisce che  A ha molto da offrire in termini di competenze, saggezza o affidabilità, ma potrebbe essere ancora troppo ancorato a vecchi schemi o aspettative: cerca un lavoro “giusto” o “serio” secondo criteri non più attuali o non più adatti a lui.


Il Matto qui è un invito ad aprirsi al al nuovo, ad accettare percorsi non convenzionali. Potrebbe esserci un desiderio (o una necessità) di cambiare completamente rotta, ma c'è esitazione nel farlo davvero.


In sintesi quindi, in questa lettura, A non trova lavoro perché è in una fase di transizione, ancora legato a modelli passati e timoroso di intraprendere una strada nuova, più libera o fuori dagli schemi.


Ipotesi 2 - dove leggiamo considerando l'orientamento


La Temperanza la leggiamo allo stesso modo, ma ora il Papa capovolto sottolinea un blocco: A potrebbe non fidarsi di sé, mettere in dubbio le proprie competenze, oppure cercare risposte e approvazione esterne che non risuonano davvero con la sua verità. Potrebbe anche esserci un rifiuto delle vie tradizionali o dei consigli ricevuti, ma senza aver ancora trovato una direzione alternativa solida. C’è quindi un senso di smarrimento valoriale o una difficoltà a riconoscere il proprio sapere come valido.


Il Matto chiude la lettura aprendo lo spazio del possibile: A ha bisogno di ricominciare da sé, liberandosi dal giudizio (proprio e altrui) e osando una via meno battuta. Ma perché questo possa accadere, è fondamentale sciogliere il nodo del Papa: non si può seguire la propria strada se si è ancora prigionieri del bisogno di conferme, o della paura di sbagliare.


In questa versione, quindi A non trova lavoro perché si trova in un punto di passaggio delicato. Serve il coraggio di mettere in discussione i vecchi riferimenti e credenze su di sè e sugli altri per ripartire da sé stessi.


Entrambe le letture sono valide, ma vediamo come queste cambino a seconda della chiave interpretativa.

Conclusione


Leggere o meno le carte capovolte è una scelta personale. Il mio approccio nasce da un’idea di tarologia come strumento di crescita, non di giudizio: le carte non sono né buone né cattive, ma specchi che ci aiutano a vedere, a volte anche ciò che blocca, frena, distorce.

Leggere le carte capovolte come blocchi mi permette di riconoscere con più precisione dove l’energia dell’Arcano fatica a esprimersi, e quindi di lavorarci con maggiore lucidità.




Commenti


Non puoi più commentare questo post. Contatta il proprietario del sito per avere più informazioni.

Aganis - Tarologia Evolutiva © 2025

  • Instagram
  • Facebook
  • TikTok
bottom of page