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  • La Costellazione dell'Imperatrice nei Tarocchi

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione dell'Imperatrice. Costellazione dell'Imperatrice (21-12-3) L'Imperatrice nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 21-12-3. Esistono tre profili principali: Tipologia F : 3 come carta della Personalità e dell'Anima, 12 e 21 come carte Ombra Tipologia G : 3 come carta dell'Anima, 12 come carta della Personalità e 21 come carte Ombra Tipologia H :  3 come carta dell'Anima, 21 come carta della Personalità e 12 come carte Ombra Profilo F: 3-12-21 L'Imperatrice (10) come Carta della Personalità e dell'Anima Carta legata a Venere: amore, bellezza e capacità di creare armonia. Rappresenta l’archetipo della Madre Terra, che nutre e fa crescere ciò che la circonda. Punti di forza Senso estetico e armonia naturali. Creatività fertile, capacità di trovare soluzioni che uniscono. Forza basata sull’amore e sulla comprensione dei bisogni altrui. Punti deboli Difficoltà a dare forma pratica alle idee o a promuoverle. Tendenza a soffocare le persone amate per paura di perderle. Gelosia e possessività quando non si sente “necessaria”. La lezione della carta: Usa la tua capacità di creare bellezza e connessioni per nutrire te stesso tanto quanto gli altri. Impara a lasciare spazio, fidandoti che l’amore non dipenda dal bisogno, ma dalla libera scelta di restare. L'Appeso (12) come Carta Ombra Come ombra, l’Appeso parla di sacrifici e rinunce che possono trasformarsi in immobilità o autosabotaggio. Può indicare tendenza a restare bloccato in situazioni o relazioni che richiedono più di quanto restituiscono, per paura di perdere un ruolo, un legame o una parte della propria identità. Punti deboli Tendere al martirio per ricevere riconoscimento o amore. Restare aggrappato a persone, idee o abitudini che impediscono di crescere. Paura di solitudine e impotenza, compensata con eccessivo attaccamento o fuga nella fantasia. Pressione emotiva che può portare a isolamento o comportamenti di evasione. La lezione della carta: Imparare il valore del sacrificio consapevole: lasciare andare ciò che non serve più, liberarsi di schemi e ruoli imposti, e accettare che la vera forza nasce dal saper trasformare la resa in crescita. Il Mondo (21) come Carta Ombra Indica il timore di ogni forma di restrizione. Regole e strutture possono sembrare gabbie da cui fuggire, e il tempo un ostacolo. Con la maturità, si impara che disciplina e gestione delle risorse sono alleati preziosi. Punti deboli Paura di perdere il controllo della propria vita. Bisogno di sentirsi liberi e completi, ma difficoltà a trovare questa pienezza nel mondo materiale. Rischio di confusione e perdita di confini, soprattutto se si lavora molto con l’immaginazione o con l’interiorità, al punto da non distinguere le proprie emozioni da quelle altrui. Possibile crisi di identità o difficoltà a definire un sé coerente. La lezione della carta: La vera libertà nasce da confini sani. Imparando a contenere le energie e a dirigere le tue risorse, puoi trovare un senso di completezza. La disciplina non limita, ma protegge: è ciò che ti permette di danzare con grazia e precisione, trasformando il bisogno di evasione in una forza creativa stabile e consapevole. La Costellazione dell'Imperatrice raffigurata con i Tarocchi italiani Profilo G: 12-3-21 L'Appeso (12) come Carta della Personalità Unisce il ritmo dell’orologio e il ciclo dell’anno: non segui solo la tua volontà, ma anche i tempi impersonali della vita. È la carta del mistico, dello sciamano e del sognatore. Vedi ciò che sfugge agli altri, ti nutri di visioni interiori e le trasformi in prospettive nuove, attraverso arte, scrittura o altri mezzi creativi. Punti di forza Visione unica che coglie ciò che altri non vedono. Capacità di unificarsi completamente con la propria missione o causa. Generosità e dedizione senza aspettative di ritorno. Talento nel trasformare intuizioni in opere creative o ispirazione per gli altri. Punti deboli Tendenza a trascurare se stessi per il lavoro, l’arte o una causa. Sensibilità estrema che può portare a sacrifici eccessivi. Rischio di restare intrappolati in relazioni o situazioni nocive. Azioni fuori dagli schemi che possono essere fraintese o percepite come disordinate. La lezione della carta: Lascia andare le aspettative. L’inattività può diventare terreno fertile per la crescita interiore. Accogli l’umiltà, trasforma la vulnerabilità in forza e lascia che una saggezza più grande agisca attraverso di te. Dai senza annullarti, trovando equilibrio tra dedizione e cura di te stesso. Il Mondo (11) come Carta Ombra (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo F) Profilo H: 21-3-12 Il Mondo (21) come Carta della Personalità Forte legame con la terra, amore per la bellezza e spiccata sensibilità estetica. Questo archetipico insegna a crescere all’interno di una struttura: conoscere i limiti, comprenderne le regole e trasformarli in strumenti di libertà creativa. Punti di forza Capacità di integrare pensiero intuitivo e logico-scientifico. Disciplina personale e perseveranza per raggiungere obiettivi ambiziosi. Visione d’insieme e pensiero olistico, con attenzione a questioni globali o universali. Creatività strutturata: trasforma limiti e regole in trampolino di espressione. Abilità di unire energie maschili e femminili, raggiungendo completezza interiore. Tendenza a superare ruoli e aspettative sociali legate al genere. Punti deboli Disperdere energie in troppi interessi senza completare progetti. Perdere la disciplina se manca un obiettivo chiaro. Senso di frustrazione quando i limiti esterni appaiono troppo rigidi. Lezione della carta: La libertà autentica nasce dal conoscere e rispettare i limiti, trasformandoli in alleati della creatività. Vedere il quadro completo, superando condizionamenti e aspettative, ti permette di dare vita a te stesso e alle tue idee in tutte le loro dimensioni.

  • La Costellazione Tarologica della Papessa

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione della Papessa. Costellazione della Papessa (2-11-20) Nota : Personalmente leggo l’11 come Forza (Marsigliesi). Se usi i Rider-Waite, fai riferimento alla Giustizia, come indicato nel box a seguire. La Papessa nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazione i numeri 2, 11, 20 Esistono tre profili principali: Tipologia C : 2 come Carta della Personalità e dell’Anima, 11 e 20 come Carte Ombra. Tipologia D : 11 Personalità, 2 Anima, 20 Ombra. Tipologia E: 20 Personalità, 2 Anima, 11 Ombra. Profilo C: 2-11-20 La Papessa (2) come Carta della Personalità e Anima. La Papessa è intuizione, indipendenza e autosufficienza. Ti muovi guidato da una bussola interiore che spesso non riesci a spiegare, ma che raramente sbaglia. Ti fidi più delle sensazioni che dei numeri. (Se sei un uomo, questa energia si traduce in introspezione, ascolto e capacità di osservare senza agire impulsivamente.) Punti di forza Leggi tra le righe e cogli ciò che non viene detto. La tua calma è contagiosa. L’empatia ti permette di capire le persone oltre le parole. L’acqua ti ricarica, dentro e fuori. Punti deboli Se reprimi l’intuito, diventi iper-razionale e diffidente. Cerchi sempre prove logiche per sensazioni che non ne hanno bisogno. Il passato condiziona le tue reazioni emotive. Puoi risultare affascinante ma ambiguo/a, ricettivo/a ma distante. La tua sfida: Imparare a fidarti di ciò che senti, anche quando la logica non lo conferma. Coltivare il silenzio interiore e osservarti senza giudizio ti aiuta a scoprire chi sei davvero. Il Giudizio (20) come Carta Ombra Il Giudizio ti ricorda che il cambiamento è inevitabile, ma tu tendi a resistergli. Spesso vedi regole e autorità come ostacoli e ti percepisci in balia delle decisioni altrui. Punti di blocco Autocritica costante. Cerchi il potere senza esporti, usando la resistenza passiva. Ti aggrappi al passato per paura del nuovo. Vedi il cambiamento come perdita più che come crescita. La lezione della carta: Diventare il protagonista della tua trasformazione. Più resisti, più sarà dolorosa. Quando ti assumi la responsabilità, inizi a scoprire possibilità che prima ignoravi. Le ingiustizie e le paure che hai vissuto possono diventare la tua forza più grande. Usa ciò che hai imparato per portare alla luce verità nascoste, in te e nel mondo. La Forza (11) come Carta Ombra La Forza è la padronanza di sé attraverso il cuore, non il controllo cieco. Invita a unire istinto e volontà, imparando a gestire le emozioni senza soffocarle. È la determinazione che si esprime con dolcezza, la capacità di affrontare le sfide senza perdere umanità. Punti deboli Reprimi emozioni per paura di sembrare “troppo”. L’idea di essere forte diventa isolamento e autocontrollo eccessivo. Il giudizio verso te stesso/a crea gabbie invisibili. Se non esprimi ciò che senti, rischi di esplodere o implodere. La lezione della carta: La forza non nasce dal controllo, ma dal cuore. Accogli la vulnerabilità come parte della tua potenza. Ama anche i lati che temi vengano giudicati. Solo così la tua energia può guarire te stesso/a e gli altri. La Giustiza (11) come Carta Ombra (nei Rider Waite) Come Carta Ombra, la Giustizia ti invita ad assumerti la responsabilità delle tue scelte. Hai un forte senso del giusto e dello sbagliato, ma puoi diventare ipercritico verso te stesso e gli altri. Nel tentativo di essere equo, rischi di affidarti solo ai fatti, dimenticando che il vero giudizio nasce spesso dall'integrazione tra logica e intuito. Punti deboli Sei ipercritico/a verso te stesso/a e gli altri. Vuoi essere sempre giusto/a, ma rischi di perderti nei dettagli. Ti affidi troppo alla logica, trascurando l’intuizione. Ti senti costantemente sotto esame, anche quando non lo sei. La lezione della carta: Integra logica e intuito. Usa i ricordi come guida, prendi responsabilità per le tue azioni e riconosci il valore dei bisogni altrui. Solo così puoi mantenere la tua bilancia interiore in equilibrio. La Costellazione della Papessa raffigurata con i Tarocchi italiani (versione Marsigliesi) Profilo D: 11-2-20 La Forza (11) come Carta della Personalità La Forza è la capacità di integrare opposti: volontà e desiderio, istinto e coscienza, vulnerabilità e determinazione. Non è potere muscolare, ma padronanza interiore. Non si tratta di dominare la parte “selvaggia”, ma di farci amicizia e di lavorare in armonia con i tuoi principi. Punti di forza Connessione profonda con la tua natura, da cui attingi nei momenti critici. Empatia, intuito e capacità di sostenere gli altri attraverso cura e presenza. Fermezza e calma nelle crisi: sai “reggere” quando tutto intorno vacilla. Capacità di trasformare emozioni in forza creativa e di attraversare il dolore usandolo. Punti deboli Rischio di reprimere emozioni per paura di sembrare troppo. Desiderio di essere sempre “forte” che porta a isolamento e autocontrollo eccessivo. Giudizio su te stesso/a che diventa una gabbia: le emozioni non sono sbagliate, sono segnali. Possibili esplosioni o implosioni emotive se non esprimi ciò che senti in tempo. La lezione della carta: Impara a dare spazio alle emozioni senza temerle. La vera forza non è il controllo totale, ma la capacità di includere anche la vulnerabilità nella tua energia vitale. La Giustiza (11) come Carta della Personalità (nei Rider Waite) La Giustizia rappresenta equilibrio, responsabilità e coerenza tra ciò che è dentro di te e ciò che esprimi nel mondo. Hai un forte senso etico, valuti le conseguenze e cerchi di fare ciò che è giusto, anche quando costa. Punti di forza Mente logica e orientata alla causa-effetto. Capacità di chiudere ciò che non funziona, con integrità. Determinazione nel difendere valori importanti. Uso dei ricordi come guida per la crescita interiore. Punti deboli Rischio di inseguire un’idea di giustizia “perfetta” che blocca l’azione. Rigidità verso te stesso/a o gli altri. Repressione emotiva che genera tensioni interiori. La lezione della carta: Integra logica e intuito. Essere giusto non significa essere perfetto, ma sincero con te stesso/a. Saper lasciare andare ciò che non è più valido è parte dell’equilibrio. La Papessa (2) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) Il Giudizio (20) come Ombra Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) La Costellazione della Papessa raffigurata con i Tarocchi italiani (versione Rider-Waite) Profilo E: 20-2-11 Il Giudicio (20) come Carta della Personalità Il Giudizio è risveglio e rinascita. Come 20–2, senti che il tuo passato ti ha formato ma non ti definisce. Vivi con un costante richiamo alla crescita, alla trasformazione e alla comprensione di un disegno più grande. Punti di forza Intuito e profondità, con capacità di cogliere oltre la superficie. Talento da guida, insegnante o terapeuta: porti chiarezza dove c’è confusione. Visione interiore chiara di ciò che è giusto, che cerchi di tradurre in azione. Capacità di comunicare bene con tutte le tue parti: ragione, emozione, intuito. Punti deboli Tendenza alla critica eccessiva, soprattutto verso te stesso/a. Difficoltà ad accettare lati “imperfetti” di te o degli altri. Possibile isolamento per proteggere la tua sensibilità. Rischio di rifugiarti solo nella logica se reprimi l’intuizione. La lezione della carta: La trasformazione parte da te. Il tuo potere personale cresce quando smetti di usarlo solo per te e inizi a metterlo al servizio degli altri. La Papessa (2) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) La Forza (11) come Ombra Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C)

  • La Costellazione Tarologica del Mago

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione del Mago o del Bagatto e dei suoi profili. Costellazione del Mago (1-10-19) Il Bagatto nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 1, 10 e 19. Esistono due profili principali: Tipologia A : 10 come Carta della Personalità, 1 come Carta dell’Anima, 19 come Carta Ombra. Tipologia B : 19 come Carta della Personalità, 10-1 come Anima e 10 come Carta Maestra (non Ombra). I due profili condividono la stessa dinamica interiore. La differenza principale sta nel ruolo che gioca il Sole. Profilo A: 10-1-19 La Ruota (10) come Carta della Personalità Questa carta rappresenta il cambiamento, il movimento e l’espansione delle idee. Punti di forza Sei aperto al nuovo e impari direttamente dall’esperienza. Ti prendi dei rischi e spesso ne ricavi risultati inaspettati. Hai una visione d’insieme: cogli connessioni e schemi dove altri vedono solo dettagli. Sai comunicare idee in modo efficace, anche in contesti pubblici. Mantieni flessibilità nei momenti difficili: sai che tutto passa. Punti deboli A volte resti troppo fermo, aspettando che le cose si risolvano da sole. C’è il rischio di iniziare molti progetti senza portarli a termine. Ti manca continuità nei dettagli: qualcosa rimane sempre incompiuto. Il tuo approccio "alla fortuna" può impedirti di esprimere il massimo potenziale. La lezione della carta: Il cambiamento è inevitabile. Ma sei tu a decidere se subirlo o guidarlo. Quando inizi a scegliere con intenzione, la Ruota gira davvero a tuo favore. Il Bagatto (1) come Carta dell’Anima Hai una mente brillante e creativa. Ti muovi con autonomia, sei rapido nel pensiero, e sai fondere logica e intuito. Il tuo potenziale si manifesta quando trasformi la tua visione in azione. Punti di forza Sai comunicare con efficacia e convinzione. Sei un iniziatore: ti lanci, crei, dai il via. Hai capacità tecniche e manuali che si integrano bene con le tue idee. La tua indipendenza mentale ti rende originale. Punti deboli Lavorare con gli altri ti pesa: preferisci fare da solo. Sei incline alla distrazione e alla discontinuità. Cerchi gratificazioni rapide, anche a costo di lasciare incompiuto ciò che inizi. Puoi cadere nella “sindrome di Peter Pan”: rifuggi impegno e responsabilità. La lezione della carta Quando smetti di voler brillare da solo e metti il tuo talento al servizio di qualcosa di più grande, diventi un innovatore autentico. Altrimenti, rischi di rimanere solo un’ombra brillante. Il Sole (19) come Carta Ombra Può sembrare un controsenso, ma la tua Ombra è fatta di luce. Hai difficoltà a riconoscere i tuoi successi. Ti senti spesso “meno” degli altri, come se fossero sempre un passo avanti a te. Punti deboli Non ti valorizzi abbastanza, anche quando gli altri ti ammirano. Fai fatica a fidarti, a lasciarti andare nei rapporti. Da piccolo/giovane tendevi a isolarti, convinto che nessuno potesse davvero capire. Dubiti di te stesso proprio quando sarebbe il momento di osare. La lezione della carta: Il Sole ti invita a riconoscerti come fonte di luce. Quando impari a fidarti di te stesso, degli altri e dei tuoi doni puoi davvero iniziare a costruire legami solidi e duraturi. La Costellazione del Mago raffigurata con i Tarocchi italiani Profilo B: 19-10-1 Il Sole (19) come Carta della Personalità Il Sole rappresenta completezza, realizzazione e verità. Quando tutto è alla luce, non c’è più nulla da nascondere. Punti di forza Sei ottimista e cerchi sempre il lato positivo. Ti esprimi con autenticità e trasparenza. Ispiri gli altri: la tua presenza li stimola a dare il meglio. Vivi con entusiasmo, anche nelle cose più semplici. Punti deboli Tendi a identificarti troppo con quello che fai. Hai bisogno di condividere per sentirti realizzato, ma questo può renderti dipendente dagli altri. Se il tuo lavoro non ti rappresenta, ti spegni. Cerchi una relazione in cui l’altro condivida appieno il tuo stesso mondo. La lezione della carta Hai bisogno di esprimerti, creare, condividere. Se non puoi farlo, ti senti vuoto. Cerca contesti dove puoi brillare davvero, altrimenti il tuo potenziale resta inespresso. Il Bagatto (1) come Carta dell’Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo A) La Ruota (10) come Carta dell'Anima e Maestra. (Descrizione identica a quella data per la Personalità nel profilo A)

  • Costellazioni Tarologiche: scopri la tua Carta della Vita, dell’Anima e dell’Ombra

    Un modo molto valido per usare i Tarocchi è quello di utilizzarli per capire dove siamo. Uno strumento molto utile a questo proposito è quello delle Costellazioni Tarologiche . In questa serie di articoli dedicati alle Costellazioni, utilizzeremo l'approccio di Mary Greer con qualche mio riadattamento. La teoria delle costellazioni tarologiche è stata sistematizzata da Mary K. Greer nel suo libro Tarot Constellations (1987), dove sviluppa un sistema di calcolo basato sulla numerologia della data di nascita , per identificare tre carte principali: la Carta della Personalità, la Carta dell’Anima e, in alcuni casi, la Carta dell’Ombra. Questo approccio a sua volta, si ispira agli studi simbolici di Angeles Arrien basati sulla sua lettura di Carl Jung integrata dall'esperienza diretta sul campo della lettura dei tarocchi. Prima di lei, già negli anni ’30, Muriel Hasbrouck aveva iniziato a esplorare le connessioni tra tarocchi e data di nascita, nel suo libro The Pursuit of Destiny. È da tutte queste influenze che si sviluppa il sistema delle costellazioni tarologiche, un insieme di 2 o 3 Arcani Maggiori collegati alla data di nascita , che rappresentano: La Carta della Vita (o della Personalità ): il nostro modo di agire nel mondo nonchè nostro scopo, qui ed ora. La Carta dell’Anima : il nostro nucleo più autentico; A volte la carta della Vita/Personalità e quella dell'Anima coincidono. In tal caso significa che si il nucleo più autentico coincide in pieno con il nostro scopo nel presente. Non ha una connotazione nè più positiva nè più negativa, è semplicemente una possibilità. Eventualmente, una Carta d’Ombra : ciò che evitiamo, ma che contiene la lezione più importante. Queste tre carte formano una "costellazione". Il numero non è fisso, possono essere 2 o 3. Le costellazioni archetipiche sono nove: Mago, Papessa, Imperatrice, Imperatore, Papa, Amanti, Carro, Giustizia (o Forza, se usi i Waite), Eremita. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche e si declina in più profili. Sintesi delle Costellazioni Tarologiche Come si calcola la propria costellazione? Basta la data di nascita: somma giorno, mese e anno, poi somma nuovamente fino a ottenere un numero uguale o inferiore a 22 (questa è la tua Carta della Vita  o della Personalità ). Somma ancora per arrivare a un numero uguale o inferiore a 9 (la tua Carta dell’Anima ). Esempio: Se una persona è nata il 26 luglio 1875 la calcolaremo come segue: 26 + 7 + 1875 = 1908 da cui 1 + 9 + 0 + 8 = 18 (Vita/Personalità) 1 + 8 = 9 (Anima) Risultato: Carta della Vita/Personalità = Luna (XVIII), Carta dell'Anima = Eremita (IX). La Costellazione dell’Eremita è legata all’introspezione e alla ricerca. La Luna rappresenta l'inconscio, l'intuizione, il sottile confine tra sogno e realtà. L’Eremita è il Cercatore: esplora dentro di sé per poi guidare gli altri. Questo è proprio il caso di Carl Jung, nato il 26 luglio 1875. La sua costellazione sembra disegnata su misura per lui. In questo caso, non c’è una Carta d’Ombra, poiché la Carta della Vita è già intrinsecamente notturna. La Carta d’Ombra: cos'è e come si calcola Chiamata anche Carta Maestra o Lato Nascosto, è un elemento chiave della costellazione. Sempre legata alla data di nascita, rappresenta il potenziale nascosto, i lati da integrare, la lezione da imparare. Non tutti hanno una carta ombra. Il modo più veloce per calcolarla è usare la tabella soprastante. Dopo aver calcolato la Carta della Vita e quella dell’Anima, cerca i due numeri nella tabella: il terzo è la tua Carta d’Ombra. Esempio: 12 marzo 1922 (Jack Kerouac) 12 + 3 + 1922 = 1937 1 + 9 + 3 + 7 = 20 (Vita/Personalità) 2 + 0 = 2 (Anima) La tabella indica che tra 20 e 2 c’è l’11: la Forza  è la carta d’Ombra di Kerouac. La Carta d’Ombra compare solo in alcune costellazioni , dette "diurne". Nelle costellazioni "notturne" (indicate con una luna), il lato ombra può essere già insito nella Carta della Vita/Personalità. Le 9 costellazioni sono: Mago (19-10-1) Senso del sé esteriore, azione, iniziativa. Energia diretta, concreta. Tendenza a iniziare, costruire, fare. Papessa (20-11-2) Senso del sé interiore, intuizione, osservazione. Capacità di ascoltare, elaborare in profondità, custodire. Imperatrice (21-12-3) Creatività, espansione, nutrimento. Propensione alla crescita, alla generazione di idee e forme. Imperatore (22-13-4) Struttura, ordine, responsabilità. Bisogno di costruire basi solide, di dare forma stabile a ciò che conta. Papa ☾ (14-5) Trasmissione, significato, guida. Tendenza a cercare e offrire senso, mediazione tra visibile e invisibile. Amanti ☾ (15-6) Dualità, scelta, relazione. Chiamata costante a integrare poli diversi, fare scelte allineate. Carro ☾ (16-7) Direzione, determinazione, autonomia. Attitudine a procedere con fermezza, mantenendo il controllo del percorso. Giustizia ☾ (17-8) Equilibrio, discernimento, responsabilità. Ricerca di coerenza e precisione, attenzione alle conseguenze. Se usi i Rider-Waite questa diventa la Costellazione della Forza . Istinto, integrazione, autocontrollo. Canalizzazione dell’energia attraverso presenza e consapevolezza. Eremita ☾ (18-9) Ricerca, introspezione, distacco. Tendenza al ritiro per comprendere. Bisogno di senso oltre l’immediato. Per l'interpretazione di ogni Costellazione ed ogni Profilo vi rimando agli articoli che usciranno nelle prossime settimane! Recap delle Costellazioni e dei Profili

  • Tarocchi: origine, uso e significato evolutivo di uno strumento simbolico

    Origine L'origine dei Tarocchi è molto discussa. Alcune teorie non particolarmente accreditate ma molto diffuse, li collegano all'Antico Egitto, attribuendone la nascita ai geroglifici del leggendario "Libro di Thoth". Altri ne ipotizzano le radici in Cina, per le affinità con pratiche come l'I-Ching. C'è anche chi li riconduce all'India, da dove sarebbero giunti in Italia grazie ai mercanti arabi. Ma, a oggi, nessuna di queste ipotesi è comprovata da fonti storiche. Quel che è certo è che i Tarocchi, così come li conosciamo oggi, compaiono in Italia tra Basso Medioevo e Rinascimento. Inizialmente, si trattava di mazzi illustrati usati a scopo didattico: raffiguravano divinità greche, virtù cristiane, personaggi umani e celesti, con finalità educative, morali e spirituali. Una sorta di "prontuario illustrato" della conoscenza dell'epoca. Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky Nel corso del Quattrocento e Cinquecento si diffusero anche come gioco di carte, adattandosi ai gusti in voga in quel momento. Col tempo, l'aspetto simbolico fu accantonato. Solo alla fine del Settecento, in ambito massonico, i Tarocchi furono riscoperti e reinterpretati in chiave esoterica e divinatoria. Fu in questo contesto che si attribuì loro un'origine egizia e si ampliarono i riferimenti simbolici. A cosa servono i Tarocchi oggi? Oggi i Tarocchi sono uno strumento estremamente versatile, e la risposta a questa domanda non può che essere personale. Per chi scrive, i Tarocchi sono una bussola. Un mezzo con cui orientarsi, esplorare, conoscersi. Possono essere un supporto per la meditazione e la crescita personale. La parola stessa "meditare" viene dal latino meditari , che significa "pensare per curare". In questo senso, gli archetipi dei Tarocchi funzionano come specchi simbolici: riflettono ciò che accade dentro di noi e ci aiutano a leggere ciò che non è immediatamente visibile. E per quanto riguarda la divinazione? Il futuro è l'evoluzione del presente. Comprendere a fondo il presente, coglierne le dinamiche, significa già intuire in quale direzione ci stiamo muovendo. I Tarocchi non predicono in senso assoluto, ma mostrano possibili sviluppi, ci pongono domande, offrono nuove prospettive. Una lettura può aiutare a vedere più chiaramente, a fare scelte più consapevoli. Tarocchi e vita quotidiana I Tarocchi sono anche un valido supporto nelle decisioni di tutti i giorni. Non offrono risposte preconfezionate, ma spunti di riflessione. Possono aiutare a distinguere ciò che conta da ciò che distrae, a notare elementi che altrimenti resterebbero nell'ombra. Non solo: i Tarocchi stimolano la creatività e allenano il pensiero non discorsivo. Chi lavora con le immagini, con la scrittura, con l'arte, trova spesso nei Tarocchi un alleato prezioso. Cos'è la Tarologia Evolutiva? Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky La Tarologia Evolutiva si distingue nettamente dalla Cartomanzia tradizionale. Laddove la seconda si concentra sulla previsione del futuro, la Tarologia pone al centro la consapevolezza del presente. In una lettura evolutiva, le carte descrivono una situazione, non la prescrivono. Aiutano a coglierne le componenti visibili e quelle nascoste. Offrono una mappa per orientarsi, una lente per guardarsi dentro. Questa pratica si rivela utile per: analizzare dinamiche relazionali, comprendere blocchi interiori, esplorare la fase archetipica in cui ci si trova, stimolare un lavoro di crescita personale profondo. I Tarocchi come linguaggio simbolico I Tarocchi sono, prima di tutto, una lingua simbolica. Ogni carta è un archetipo : una forma universale con cui il nostro inconscio entra facilmente in risonanza. Il Tarologo diventa quindi i nterprete di questa lingua , traducendo i simboli in spunti concreti. L'intuizione non è magia: è una facoltà che tutti possiamo allenare. E i Tarocchi sono un ottimo strumento per farlo. Tarocchi e futuro: libertà di scelta Il tempo , nella visione della Tarologia Evolutiva, non è lineare ma fluido. Le carte ci aiutano a leggere il passato, a comprendere il presente e a intravedere le possibili conseguenze delle nostre azioni. Ma il futuro non è già scritto -non tutto, quanto meno. Il libero arbitrio gioca un ruolo centrale. Le carte non dicono "così andrà". Dicono: "questa è la strada su cui ti trovi ora, questi sono gli scenari possibili, sta a te scegliere come muoverti". Il Viaggio dell'Eroe e i Tarocchi Infine, i Tarocchi possono essere letti come mappa del Viaggio dell'Eroe . Una narrazione universale che rappresenta il percorso di trasformazione e crescita di ogni essere umano. Ogni carta è una tappa: la chiamata, l'ostacolo, la prova, la rinascita. Così, il Matto non è solo l'inizio del mazzo: è il simbolo di ogni nuovo inizio. Il viaggio del Matto nei Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky Il significato dei Tarocchi Per concludere: i Tarocchi non danno risposte. Sono strumenti. Strumenti per guardarsi dentro, per capirsi meglio, per agire in modo più consapevole. La chiave è usarli non come oracolo, ma come specchio. E, nel tempo, imparare a fidarsi anche del riflesso.

  • Credenze sui Tarocchi: 9 falsi miti da sfatare (con consigli pratici)

    Non sono solita fare post di questo tipo, ma oggi vorrei condividere qualche riflessione su alcune credenze che circolano attorno alla lettura dei tarocchi. Mahmoud Farshchian, Bestow 9 CREDENZE SUI TAROCCHI: 1. Il mazzo di carte dev’essere ricevuto in dono e non acquistato. Una delle credenze più diffuse. Ma oggi non ha molto senso. L’origine del perché debba essere un regalo è incerta, ma è da attribuirsi a un periodo in cui le carte erano costose, difficilmente reperibili, e di conseguenza “per pochi”. La scelta di un mazzo oggi è invece molto importante; trovare delle carte con cui siamo in sintonia ne renderà la connessione più immediata e la lettura più facile! Qui trovi le mie raccomandazioni. In sintesi: il regalo può essere bello, ma non è affatto necessario. 2. Appena ricevuto il mazzo va purificato, dopodiché non dev’essere fatto toccare ad altre persone. La spiegazione più diffusa, soprattutto in ambienti cartomantici, è che il mazzo assorbirebbe le energie (positive ma anche negative) delle persone che lo toccano, e questo potrebbe influire sulla risposta delle carte. Il tema della purificazione e dei rituali è molto ampio. Di base, non è una regola obbligatoria. Però c’è un perché: I rituali aiutano a definire uno spazio sacro , un momento “solo nostro”, diverso dal quotidiano. Può essere pensato come un segnale mentale : “ora inizia la lettura”, e tutto intorno può tornare in silenzio. I metodi? Tantissimi. Incenso, luna piena, pietre, sale, banale “mescola le carte finché non senti di aver creato sintonia”. Non è il rito in sé a contarе, ma il senso  che tu gli dai e la concentrazione  che genera. In sintesi: se ti aiuta a entrare in connessione, è utile. Se ti appare come un rituale vuoto, va benissimo lasciarlo da parte. Qui trovi un mio approfondimento in merito. 3. Non si dovrebbe leggere le carte per se stessi In ottica divinatoria ha senso: è difficile essere obiettivi se sei emotivamente coinvolto e accettare le carte che escono. Ma se parliamo di tarologia evolutiva, leggere per sé è un ottimo esercizio. Aiuta ad ascoltarsi, ad allenare l’intuizione, a costruire un linguaggio personale con le carte. In sintesi: leggere per sé, in ottica evolutiva, è un esercizio prezioso. Leggersi le carte in modo tradizionale può effettivamente risultare un po' capzioso. 4. Quando si leggono le carte non bisogna tenere le gambe incrociate, è meglio togliere i gioielli e sciogliere - o legare, a seconda delle tradizioni - i capelli. Nella cartomanzia tradizionale si parla di “blocchi di energie”, nella tarologia evolutiva è più un discorso di sentirsi a proprio agio. Il punto non è come ti vesti o in che posizione siedi, ma che tu sia presente, comodo, rilassato pronto a dialogare. In sintesi: scegli quello che ti fa stare meglio. Stop. 5. Il mazzo va mescolato e tagliato con la sinistra e le carte vanno girate con la destra È una questione simbolica. La mano sinistra è associata all’inconscio, quella destra al conscio. Mischiare con la sinistra serve ad aprirsi alla parte più intuitiva; girare con la destra serve a integrarne il significato. In sintesi: può aiutare a dare un “ritmo” alla lettura. Ma se sei mancino o non ti viene naturale, cambia pure. Il senso resta. 6. Non si fanno le carte durante il ciclo, nè di domenica, durante le feste, dopo mezzanotte Queste indicazioni derivano da credenze antiche: il ciclo visto come “impurità”, la domenica come giorno sacro, la mezzanotte come soglia tra mondi. Se senti che in certi momenti sei più vulnerabile o meno lucido, ha senso rimandare. Ma non c'è un vero divieto. In sintesi: scegli tu, in base a come ti senti. Non è l’orologio o il calendario a determinare la qualità della lettura. Evita se non sei in forma perché si riflette sulla qualità della lettura. 7. Non si può fare la stessa domanda alle carte più volte, nè leggere le carte tutti i giorni Qui c’è un fondo di verità. Fare più volte la stessa domanda implica ricevere un numero di input maggiore di quello che siamo in grado di elaborare, pertanto si rivela inutile e controproducente. Leggere tutti i giorni non è necessariamente un problema, ma lo può diventare se il rapporto con le carte perde di spontaneità e diventa asettica routine. In sintesi: se la lettura ti nutre, va bene. Se ti prosciuga, rallenta. 8. Leggere i tarocchi “chiama” gli spiriti o altre presenze Questo è uno dei timori più radicati, spesso alimentato da film o racconti in cui la lettura delle carte è presentata come una sorta di evocazione o dialogo con gli spiriti. Nella tarologia evolutiva, i tarocchi sono uno specchio: ci permettono di accedere a parti di noi - e degli altri- che spesso restano nascoste o silenziose. Non stiamo chiamando nessuna entità esterna, ma portando alla luce ciò che già esiste dentro di noi. In sintesi: nessun “altro mondo”, solo il tuo mondo interiore. 9. Non tutti possono leggere i tarocchi C’è chi pensa che per leggere le carte serva avere una “nonna strega” alle spalle o un dono innato. Certo, intuito e sensibilità sono un vantaggio, ma si possono affinare. Come in ogni disciplina, serve curiosità, ascolto, voglia di imparare e tanta tanta tanta tanta tanta pratica. L’intuito si affina, la sensibilità si allena, e il linguaggio simbolico dei tarocchi diventa più chiaro con il tempo e l’esperienza. In sintesi: non servono poteri speciali, ma dedizione e pratica. Conclusione Le credenze sui tarocchi sono tante, e spesso restano in circolazione solo perché “si è sempre fatto così”. Ma se vuoi usarli davvero, devi uscire dal mito e concentrarti su ciò che funziona per te. I tarocchi non sono regole scolpite nella pietra, né strumenti riservati a pochi eletti: sono un linguaggio che puoi imparare, affinare e far tuo. Più pratica, meno superstizione!

  • Omioddio mi è uscita la carta della Morte!!! Tarocchi e "carte negative"

    Sfatiamo qualche mito! Nei Tarocchi non ci sono carte intrinsecamente negative , dipende tutto dal contesto esterno (la situazione) ed interno (noi). E no, la Morte non è un cattivo presagio, sta a noi indirizzare positivamente la sua energia. Ma vediamo meglio il significato di queste carte apparentemente più dark! L'Appeso nei Tarocchi di Bosch L’IMPICCATO Tradizionalmente l'Impiccato è considerata una carta nefasta. Nei mazzi più antichi compare talvolta col nome di "Traditore" (da cui la pena per impiccagione) o con riferimenti alla virtù della Prudenza.   E' un arcano di molteplici sfumature, parla infatti di sacrificio, tradimento (per estensione anche di se stessi), di discernimento ma anche di immobilità, sospensione, rovesciamento. In chiave evolutiva, l’Impiccato invita a prendersi una pausa, guardare le cose da un’altra prospettiva e iniziare un lavoro su di noi stessi, in vista di future trasformazioni.  È un momento di stasi, di immobilità di cui possiamo fare tesoro. Ci dà la possibilità di guardare le cose da un altro punto di vista, e di prepararci per quello che arriverà. Godiamoci questa passività, sfruttiamola fino all’ultimo. Se dovessimo trovare un altro nome a questo Arcano, sarebbe sicuramente la carta della Crisalide (suona già meglio, no?) LA MORTE La Morte nei Tarocchi di Bosch La Morte suona così spaventosa che talvolta viene semplicemente chiamata L’Arcano senza Nome, per l’assenza di nome che talvolta lo accompagna (lo ammetto: a volte la chiamo anch’io così, per non spaventare inutilmente i meno esperti). Questa carta è in realtà la carta della trasformazione e del rinnovamento. La morte del vecchio per il nuovo, la necessità di fare pulizia di ciò che non ci appartiene più, che ci tira verso il basso, per poter essere in grado di ripartire. Scegliere e discernere non è mai del tutto indolore, ogni scelta presa implica infinite altre scelte scartate. Ma non scegliere ci fa rimanere immobili (come l’Impiccato), di conseguenza dobbiamo avere il coraggio di lasciare il conosciuto per l'ignoto. Associato ad ogni memento mori , c'è sempre un memento vivere , ogni fine è solo un nuovo inizio! E allora via, fuori dal bozzolo. È tempo di diventare farfalle! Il Diavolo nei Tarocchi di Bosch IL DIAVOLO “Attento a quello che desideri perché potrebbe realizzarsi”. La carta del Diavolo ci mette in guardia verso i nostri desideri inconsci. A volte quello che vorremmo non è quello di cui avremmo bisogno o che ci farebbe bene. Questa carta ha lo scopo di ricordarcelo. Non limita - la decisione è sempre nostra - ma ci avvisa, ci ricorda di rimanere liberi e di fare attenzione a non impantanarci in situazioni che potrebbero danneggiarci. Non solo: è una carta altamente pedagogica. Non possiamo crescere davvero se non conosciamo le nostre ombre. E non possiamo trasformarle se non abbiamo il coraggio di guardarle in faccia. LA TORRE La Torre nei Tarocchi di Bosch Spesso accompagnata da illustrazioni apocalittiche, la Torre è una delle carte più temute. Suggerisce infatti “la liberazione di ciò che è nascosto”, il che può senza dubbio inquietare. Eppure, di nuovo, nulla di catastrofico, molto di necessario. La Torre ci insegna a lasciar andare, a non reprimere, a svelare. È una carta liberatoria, ad alta energia. Ci invita a trovare soluzioni scombinando gli elementi in gioco. In questo caso mi piace molto anche l’interpretazione di Jodorowsky: l’Arcano XVI è stato assimilato alla distruzione della torre di Babele, e per questo si è trascinato a lungo una fama poco lunsinghiera. Eppure se andiamo a leggere la storia di Babele secondo l’esegesi ebraica, vedremo che la distruzione della Torre era la soluzione al problema, non una sventura. Quando esce la carta della Torre penso sempre a questo haiku: Il tetto è bruciato ora posso vedere la Luna Come la carta della Morte è un Arcano di cambiamento, ma se la Morte è cambiamento e rinnovamento interiore la Torre è un vero e proprio cambio di paradigma. Tarocchi e carte negative Come già scritto, i Tarocchi sono la storia di formazione , il viaggio del Folle. Difatti, se contestualizziamo questi Arcani vediamo meglio il loro reale messaggio. Il nostro Matto (carta 0, 22) dopo aver iniziato il suo viaggio e incontrato diversi personaggi e vissuto altrettante situazioni, arriva al punto di dover fare i conti con se stesso. Dopo la Ruota della Fortuna , per lui inizia una nuova avventura, ancora più personale della precedente. Scopre la resilienza, la forza interiore ( la Forza ) Si ferma per rinascere ( l’Impiccato ovvero la Crisalide) Lascia morire il vecchio ( la Morte ovvero la Farfalla) Guarisce (la Temperanza ) Fa i conti con le proprie ombre (il Diavolo ovvero l’Ombra, i propri Abissi) E infine rompe ciò che non serve più (la Torre , la Catarsi) Da qui inizia la risalita. Le Stelle accendono nuove speranze La Luna rende visibile ciò che era nascosto Il Sole porta chiarezza e forza Il Giudizio ci invita a fare i conti con il nostro percorso Il Mondo chiude il cerchio, con nuova consapevolezza Dopo il Mondo ritroviamo l’Arcano 0/22, che è ora un Matto 2.0, consapevole, vissuto e pronto a ricominciare il ciclo per progredire nella sua evoluzione!

  • Leggere le carte da gioco italiane come i Tarocchi

    Sei in vacanza e giochi a carte con gli amici. Magari a scopa, o a briscola. A un certo punto, l'epifania: “Ehi, ma potrei anche fargli una stesa di ricentramento con queste carte!” È possibile? Certo che sì. La tireuse de cartes, 1869, Frédéric Bazille Le carte da gioco italiane Le carte trevigiane In Italia esistono tantissimi tipi di mazzi da gioco regionali. Cambiano i disegni, cambiano le figure, ma una cosa rimane: la suddivisione in quattro semi. Li conosci se hai mai giocato con un mazzo da briscola: -Spade -Coppe -Denari (o Ori) -Bastoni Questi semi, guarda caso, molto spesso sono gli stessi dei Tarocchi. E già questo apre una porta interessante. Nei mazzi del Nord Italia (bergamasche, bresciane, trentine, triestine, trevigiane, bolognesi), le spade sono spesso curve come scimitarre, i bastoni appaiono come scettri o mazze cerimoniali, le coppe sono calici allungati o esagonali, e gli assi possono riportare motti o frasi. Questi mazzi esistono in versioni da 36, 40 o 52 carte. Nei mazzi cosiddetti "di tipo spagnolo" (piacentine, napoletane, romagnole, siciliane, sarde etc), i semi sono rappresentati in modo più essenziale: le spade sono dritte e sottili, i bastoni grossi e nodosi, le coppe rotonde e i denari ben marcati. Questi mazzi hanno 40 carte e sono i più diffusi nel Centro e Sud Italia. Le carte napoletane Oltre a queste tipologie, in molte zone si usano anche le carte francesi o di derivazione francese (quelle con picche, cuori, quadri e fiori) e le carte salisburghesi, diffuse in Alto Adige. Anche in questi mazzi ritroviamo una corrispondenza con i quattro semi: Carte francesi o di derivazione francese  (tra cui le genovesi, milanesi, fiorentine, piemontesi): -Picche = Spade -Cuori = Coppe -Quadri = Denari -Fiori = Bastoni Le carte genovesi Le carte fiorentine Carte salisburghesi: -Foglie = Spade -Cuori = Coppe -Campanelli = Denari -Ghiande = Bastoni Le carte salisburghesi Oltre ai diversi semi, troviamo mazzi con una diversa struttura. Non tutte le carte da gioco hanno lo stesso numero di carte. Ecco una panoramica: Mazzi da 36 carte (più rari, alcune varianti salisburghesi, piemontesi e genovesi) Contengono a volte 1, 6, 7, 8, 9, 10, a volte 2, 5, 6, 7, 8, 9,10, altre volte 6, 7, 8, 9 e 10 e figure variabili (spesso fante, donna, re) Mazzi da 40 carte (quasi tutti i mazzi regionali italiani) Contengono: 1-7 + tre figure (fante o donna, cavallo, re) Mazzi da 52 carte (le classiche francesi, alcuni mazzi regionali come le bresciane o alcuni mazzi genovesi, piemontesi, trentini e trevigiani) Contengono: 1-10 + tre figure (fante o donna, cavallo, re) In alcuni casi, specialmente nei giochi regionali, l’asso (1) ha un ruolo più forte, simile a quello dei Tarocchi. Come usare le carte da gioco per una lettura? Puoi usarle come un mazzo ridotto di Tarocchi. Per farlo, ti basta considerare tre elementi principali: Il numero della carta: ti dà l'energia della carta. Un 2 parlerà di dualità o scelta, un 7 di crisi o superamento, un 10 di compimento. Per rivedere il significato dei numeri nei Tarocchi puoi andare qui . Il seme: ti indica la “sfera” coinvolta: mentale (Spade), emotiva (Coppe), materiale (Denari), creativa (Bastoni). Se fai una lettura più evolutiva, puoi leggerle come funzioni, quindi rispettivamente pensiero, intuizione, sensazione e percezione. Qui trovi il riassunto. Il contesto: perché ogni carta, anche fuori dai Tarocchi, parla con sfumature sue. Ad esempio, negli Assi delle carte trevigiane, troviamo delle frasi. -sull'asso di coppe: " per un punto Martin perse la cappa" -sull'asso di bastoni: " se ti perdi tuo danno" -sull'asso di spade: " non ti fidar di me se il cuor ti manca" (adoro!) -sull'asso di denari: "non val sapere a chi ha fortuna contra" In tal caso, queste frasi andranno ad arricchire la lettura con delle sfumature diverse che però non ignoriamo. Una lettura “senza Maggiori”? Quando leggiamo con le carte da gioco, stiamo lavorando senza gli Arcani Maggiori. Nei Tarocchi, infatti, il cuore del mazzo è costituito proprio dai Maggiori: rappresentano le tappe fondamentali di un percorso evolutivo. Gli Arcani Minori sono invece le sfumature, i dettagli quotidiani, gli stati interiori. Quando leggiamo solo le carte da gioco, stiamo leggendo solo le sfumature. È un po’ come osservare un quadro astratto: manca la struttura centrale, ma emergono comunque forme, tensioni, impressioni significative. Alcune stese, come la già citata stesa di ricentramento, si prestano bene a questo tipo di lettura, incentrata sui dettagli e sulle nostre funzioni. In ogni caso, è un esperimento interessante e spesso sorprendente. Le chiavi interpretative  degli Arcani Minori, e delle carte da gioco lette in stile tarologico, le trovi qui . A seguire una chiave di lettura semplificata e adatta ad un primo approccio per leggere le carte da gioco italiane. Sono ovviamente pensate come punto di partenza per interpretare le carte da gioco in stile tarologico. Ogni mazzo ha la sua struttura: alcuni arrivano solo fino al 7, altri fino al 9 o al 10, ad altri mancano le prima carte; alcune mazzi includono il Cavallo, altre la Donna. Adatta queste indicazioni in base al mazzo che stai usando e al contesto della lettura. ♣️ BASTONI: Energia, iniziativa, direzione Hai un’idea. Inizia. Scegli una direzione. Muoviti. Si cominciano a vedere risultati. Espandi! Base solida. Ma attenzione a non fermarti sugli allori. Conflitto, confronto, tensione. Piccola vittoria. Fiducia. Serve determinazione. Difendi ciò che conta. Le cose si muovono in fretta. . Sfrutta il momento. Resisti. Sei vicino al traguardo. Stai portando troppo peso. Alleggerisci. Semplifica. Delega. -Fante: Slancio iniziale. Voglia di buttarsi in qualcosa di nuovo, entusiasmo. -Cavallo: Azione diretta. Spinta, coraggio, rischi da gestire. -Donna: Presenza. Costruzione con metodo, determinazione calma. -Re: Leadership. Obiettivi chiari, visione lunga. ♠️ SPADE: Mente, analisi, decisioni Chiarezza. Vedi le cose per come sono. Stallo. Blocco mentale. Rimandi una scelta. Dato di realtà difficile da accettare. Fermati. Riposa. Rifletti. Scontro inutile. Meglio fare un passo indietro. Transizione. Lasciare qualcosa per andare avanti. Strategia, gestione delle risorse. Ti senti bloccato, ma la via d’uscita c’è. Pensieri ripetitivi. Serve prospettiva. Fine e nuovo inizio. -Fante: Idee nuove. Curiosità mentale, osservazione. -Cavallo: Scelte rapide. Azione razionale, mente in movimento. -Donna: Riflessività. Analisi profonda, ascolto attivo. -Re: Chiarezza. Pensiero strategico, decisioni strutturate. ♥️ COPPE: Emozioni, relazioni, intuizione Emozione nuova. Cuore aperto. Dialogo, accordo, collaborazione, sintonia speciale. Amicizia, ondivisione, lavoro di squadra. Apatia, stagnazione. Guardi fuori e perdi ciò che hai. Dispiacere. Ma non tutto è perduto. Nostalgia buona. Ricordi che scaldano. Troppa scelta, poca chiarezza. Illusione. È tempo di cambiare strada. Soddisfazione personale. Ma attento all’ego. Felicità piena. Il cuore è a casa. -Fante : Apertura, connessione, disponibilità all’ascolto. -Cavallo: Coinvolgimento. Emozioni in movimento, ricerca di sintonia. -Donna: Stabilità relazionale. Presenza accogliente, equilibrio. -Re: Responsabilità affettiva. Cura consapevole, coerenza emotiva. ♦️ DENARI / ORI : Risorse, stabilità, gestione Opportunità concreta. Piccolo passo, grande potenziale. Equilibrio pratico. Gestione flessibile. Evita il multitasking. Collaborazione produttiva. Controllo eccessivo. Rischio di chiusura. Difficoltà. Rivedi le priorità. Non temere di chiedere aiuto. Dare e ricevere. Bilanciare le energie. Attesa. I frutti stanno maturando. Allenamento, costanza, competenza. Indipendenza. Comfort meritato. Stabilità costruita nel tempo. Solidità. -Fante: Primi passi concreti. Interesse per ciò che è utile. -Cavallo: Operatività. Agire con impegno, obiettivi pratici. -Donna: Cura. Efficienza, attenzione ai dettagli. -Re: Gestione strutturata. Lungimiranza e sicurezza costruita. Una nota importante : esistono anche discipline e tradizioni specifiche di cartomanzia che usano le carte regionali in modo proprio, con regole, simbolismi e sistemi interpretativi diversi da quelli dei Tarocchi. L’approccio che propongo qui è ispirato ai Tarocchi, e non sostituisce né replica quelle tradizioni.

  • Storia, simboli e significati della carta della Morte nei Tarocchi ossia l'Arcano senza Nome

    In una lettura: Chiavi di lettura della carta al dritto Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze trasformazione, liberazione, rinnovamento Cambiamenti, chiarimento, fine dolorosa ma benefica di una relazione cambiamento nella carriera, scelte finanziarie rischiose Chiavi di lettura della carta capovolta o in posizione di blocco. Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze Blocco, incapacità di accettare il cambiamento Incapacità di cambiare, incapacità di interrompere una relazione non positiva stagnazione, indecisione L'Arcano senza Nome nei Marsigliesi di Jodorowsky-Camoin e nei Rider-Waite Storia, simboli e significati della carta della Morte nei Tarocchi ossia l'Arcano senza Nome Siamo giunti all’ Arcano senza Nome , ossia la carta della Morte, uno degli Arcani meno compresi e più temuti in assoluto, tant’è che viene spesso raffigurata senza il nome, indicata solo dal numero 13, per scaramanzia.  Ciò avviene soprattutto nel mazzo dei Marsigliesi e nei mazzi da esso derivati. Nei Rider-Waite l’Arcano si chiama proprio “ La Morte ”. Ad ogni modo, questo Arcano è una delle carte più enigmatiche e significative. Rappresenta una figura scheletrica armata di una falce, pronta a mietere ciò che è destinato a giungere al termine. La Morte nei Tarocchi, tuttavia, non dovrebbe essere temuta né interpretata in senso letterale, ma piuttosto come un simbolo potente che rappresenta la caducità della vita e la trasformazione continua. Nel Medioevo, l'immagine della Morte era associata a una meditazione profonda sulla vita e sulla mortalità umana. In precedenza, la morte era vista come un evento casuale che segnava l'ingresso in una vita ultraterrena. Tuttavia, a partire dalla metà del Trecento, le pratiche dell'Ars Moriendi (l'Arte di Morire) portarono a una riflessione più profonda sulla morte come destino inevitabile dell'uomo. Questa meditazione sulla propria finitezza ha dato origine al senso del macabro, alimentando rappresentazioni artistiche e culturali legate alla Morte. Una delle prime manifestazioni della nuova cultura laica fu la Danza Macabra, dove la società celebra il suo incontro con la finitezza. Questa danza macabra rappresenta la Morte che trascina l'intera umanità nel suo ballo verso la tomba. Le danze macabre, sviluppate nel XV secolo, inizialmente avevano intenti moralistici e successivamente satirici contro la corruzione e il fasto delle classi agiate. Nelle carte dei Tarocchi, sviluppatisi attorno a quel periodo, la Morte è solitamente raffigurata come un’entità impetuosa che non agisce per conto di Dio, ma in modo autonomo. È un potere universale che colpisce tutti gli uomini senza distinzione, impersonale e senza valutazioni morali. Viene raffigurata come uno scheletro armato di falce, un simbolo che la collega al Dio del tempo, Chronos.  A livello evolutivo, la carta della Morte ci parla di una trasformazione . Una trasformazione che, se nel caso della Torre parte dall’esterno, nel caso dell’Arcano 13 sono principalmente interiori e simboleggia la fine di un ciclo o di un'era nella vita di una persona.  È una carta che quindi incarna la trasformazione profonda, la rinascita e il superamento di vecchi modelli o abitudini che non servono più, la fine di relazioni o situazioni che non sono più sostenibili. Nonostante la sua iniziale connotazione spaventosa dunque questa carta indica solitamente un'opportunità per la crescita personale e la risoluzione di problemi. Numerologicamente il 13 indica proprio la trasformazione interiore. Tale Arcano è collegato all’Imperatrice e all’Imperatore. Non è una coincidenza che l'Arcano senza Nome sia il numero 13. Ma perché il numero 13 fa paura? La triscaidecafobia è la paura irragionevole del numero 13 ed è principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. Questa avversione verso il 13 ha radici antiche e mitologiche, risalendo anche alla mitologia scandinava dove il tredicesimo ospite in una cena, Loki, portò sfortuna. Nel cristianesimo, l'Ultima Cena aveva 13 commensali, compreso Giuda, contribuendo alla superstizione. Simboli Marsigliesi e Rider-Waite: Scheletro: La figura centrale della Morte è uno scheletro, un simbolo universale della morte e della trasformazione. Rappresenta la natura inevitabile e inesorabile del cambiamento. Ai piedi della Morte ci sono delle teste incoronate o delle corone, a ricordare che la Morte arriva ugualmente per tutti. Colori nei Marsigliesi: Giallo : Simboleggia la lucidità e la consapevolezza. Rappresenta la necessità di vedere chiaramente oltre le apparenze e di affrontare la realtà con coraggio e chiarezza di mente. Rosa : Rappresenta la carne e l'effimeratezza della vita. Evoca anche la natura temporanea delle esperienze umane e la necessità di accettare il ciclo della vita e della morte. Rider Waite Nei Rider-Waite ci sono molti più simboli. Nei Rider-Waite la Morte è rappresentata come un cavaliere  su un cavallo bianco, che rappresenta la forza vitale e la purezza che accompagna la morte. Il cavaliere rappresenta il messaggero della morte che porta il cambiamento. Il fiume : rappresenta la separazione tra la vita terrena e l'aldilà. Può simboleggiare il passaggio dall'esistenza terrena alla dimensione spirituale. Il bambino e il prete che si prostrano davanti alla Morte. Questi simboli rappresentano l'accettazione della morte come parte inevitabile del ciclo della vita e la sua influenza su tutte le età e le classi sociali. Sole che sorge:  Questo simbolo indica che la morte è anche il principio di una nuova alba, una promessa di rinascita e rinnovamento dopo un periodo di trasformazione. Fiore bianco:  lo stendardo che porta la Morte indica un fiore bianco, simboleggiante la fine della vita  ma anche il potenziale per il rinnovamento e la nuova vita. Colori nei Rider Waite: Nero : Simboleggia la morte, il mistero e l'ignoto. Rappresenta il concetto di fine e di trasformazione, oltre alla profondità dell'inconscio. Bianco : Rappresenta la purezza, la spiritualità e la rinascita. Simboleggia la luce che emerge dal buio e il nuovo inizio dopo la fine. Giallo : Simboleggia la lucidità e la consapevolezza. Rappresenta la necessità di vedere chiaramente oltre le apparenze e di affrontare la realtà con coraggio e chiarezza di mente. Azzurro : Simboleggia la serenità, la pace e la calma interiore. Evoca anche la comprensione e l'armonia con il ciclo naturale della vita e della morte. L'Arcano senza Nome nei Tarocchi Visconti-Sforza Qualità positive e negative Cambiamento, fine di un ciclo, Trasformazione profonda, liberazione, guarigione, rinnovamento, eliminazione del superfluo, crescita interiore, fine di un periodo difficile, ciclo naturale Cambiamenti difficili, resistenza al cambiamento, fine di un'illusione, paura, separazione da persona luogo o situazione, blocco, rinuncia, difficoltà interiori Input Cosa devo lasciare andare? Cosa mi trattiene? Quali cambiamenti temo ma so che sono necessari? Consigli: Il consiglio della carta Senza Nome è di abbracciare il processo di trasformazione e rinnovamento nella tua vita. È giunto il momento di lasciar andare ciò che non ti appartiene più e che ti trattiene, anche se può sembrare difficile. Sii coraggioso e affronta le sfide con determinazione, perché solo attraverso la purificazione e il distacco potrai rinascere in una versione più autentica e radiosa di te stesso.  Quindi? La Morte non segna la fine ultima, ma piuttosto il termine di un ciclo. Ciascuna carta dei tarocchi porta con sé una saggezza particolare; quella della Morte ci insegna a lasciar andare ciò che è stato e a prepararci per ciò che verrà. Se questa carta può essere talvolta dolorosa, lo è perché il distacco e il cambiamento non sono sempre facili da accettare. Tuttavia, quando comprendiamo che il lasciar andare è essenziale per il nostro progresso e che la Morte non rappresenta una minaccia, ma un consiglio , allora ci rendiamo conto che sta semplicemente suggerendoci di liberarci da ciò che è concluso. Ci invita a non rimanere ancorati al passato, ma piuttosto a abbracciare il cambiamento, la rinascita e la trasformazione verso una nuova vita.

  • Il significato dell'Appeso nei Tarocchi: sacrificio, tradimento o prudenza?

    Chiavi di lettura della carta  al dritto Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze meditazione, contemplazione, capacità di fare sacrifici, preparazione, comprensione profonda attesa, relazione platonica, momento di riflessione, pausa temporanea, stasi cambiamenti di prospettiva, preparazione in vista di un cambiamento Chiavi di lettura della carta capovolta o in posizione di blocco. Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze procrastinazione, incapacità di stare da soli, stallo, stagnazione, apatia, disinteresse criticità in un rapporto, difficoltà a mantenere legami,  stress, ambiente lavorativo non sostenibile,  L'Appeso nei Marsigliesi di Jodorowsky-Camoin e nei Rider-Waite L'Appeso - o l'Impiccato - è il dodicesimo Arcano Maggiore dei Tarocchi Qual è il significato dell'Appeso nei Tarocchi: sacrificio, tradimento o prudenza? Si tratta di una carta complessa in quando su di essa vi sono molteplici stratificazioni di significati. In questa carta, incontriamo un'immagine potente e provocatoria: un uomo appeso per una gamba, con le mani legate dietro la schiena. In molti casi la carta dell’Appeso, soprattutto nel tardo rinascimento, veniva considerata la carta del Traditore . La pena per impiccagione pare fosse difatti ancora utilizzata per i traditori. L’iconografia dell’Appeso richiama poi quella dell’ archetipo del traditore per eccellenza, dunque Giuda. Non solo. Molti studiosi hanno notato che delle quattro virtù cardinali (Prudenza, Forza, Giustizia e Temperanza), ne mancherebbe una agli Arcani Maggiori per dirsi completi, e questa è proprio la Prudenza. La carta dell’Appeso potrebbe aver coperto tale mancanza, in quanto strettamente collegata alla virtù della Prudenza (che altri riferirebbero invece all’Eremita). Tenendo in mente questa stratificazione da cui non possiamo prescindere, ci troviamo dinnanzi a un Arcano multisfaccettato su cui si proiettano i seguenti livelli: L’Appeso in senso stretto, ed i suoi rimandi mitologici non originari ma successivi e perfettamente in linea con il significato, come ad esempio a Odino e la simbologia del sacrificio Il Traditore , ovvero Giuda, ed i riferimenti al tradimento La Prudenza , intesa come la virtù del Discernimento, della capacità di distinguere il Bene dal Male. Cos'hanno dunque in comune tali sfaccettature? Cosa vuole dirci l'Appeso? All'interno di una lettura l'Appeso solitamente invita ad avere una  prospettiva diversa, incoraggiando a mettere in discussione le convinzioni e ad adottare un approccio più contemplativo verso la vita. Rappresenta la capacità di sospendere il giudizio e di aprire la mente a nuove possibilità,  suggerendo che talvolta dobbiamo sacrificare il controllo o lasciare andare ciò a cui siamo attaccati per ottenere una visione più ampia e una maggiore comprensione. Ci invita a prendere una pausa e a riflettere prima di agire , a osservare le situazioni da diverse angolazioni e ad adottare una visione più equilibrata. Rappresenta una forma di  saggezza interiore che ci aiuta a fare scelte più consapevoli e a evitare comportamenti impulsivi, mettendoci in guardia ed invitando ad analizzare quanto ci circonda. Tirando le somme, è un po' la carta della crisalide, del ritiro temporaneo dal mondo per poter rielaborare e rientrarne trasformati e consapevoli. Numerologicamente parlando, il 12 rappresenta il completamento, la perfezione e l'armonia, derivante dalla combinazione dei significati dei numeri 1 e 2. È associato ai cicli naturali, all'ordine e alla struttura della vita, nonché alla diversità e all'inclusione. Simboleggia il raggiungimento di una fase conclusiva e il prepararsi per un nuovo inizio. E’ legato all’Imperatrice e alla Papessa. Simboli Tra i Marsigliesi ed i Rider Waite ci sono diversi punti in comune nella raffigurazione dell'Appeso. Si tratta di una carta  apparentemente passiva  ma soltanto perché, come nel caso della Papessa, è internamente in fermento. L'albero  da cui pende l'Appeso simboleggia la natura, la vita e la connessione con la terra, richiamando l'importanza di rimanere stabili e radicati anche durante periodi di sospensione. L'Appeso non mostra segni di sofferenza , suggerendo che la sua posizione è una scelta consapevole di accettare la situazione e imparare da questa Le  mani legate , indicano che è il tempo di contemplare e non agire Marsigliesi La posizione dell'Appeso nel mazzo dei Tarocchi di Marsiglia forma una figura a "H", simboleggiando la sospensione, la contemplazione e l'equilibrio interiore. Colori Giallo : Simboleggia l'illuminazione, la conoscenza e la consapevolezza. Rappresenta la necessità di acquisire una prospettiva più elevata e di comprendere le situazioni da una nuova prospettiva. Blu : Rappresenta la saggezza, la calma e la tranquillità interiore. Evoca anche la profondità del pensiero e la capacità di riflettere sulle proprie esperienze. Rosso : Simboleggia la vita, l'energia e la passione. Rappresenta la forza interiore necessaria per affrontare le sfide e per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Come precedentemente accennato, tale carta è solo apparentemente passiva. Rider-Waite L'alone  attorno alla testa dell'Appeso rappresenta l'illuminazione e la saggezza interiore che possono essere raggiunte attraverso la sospensione e la riflessione. Colori Azzurro : Simboleggia la tranquillità, la calma e la saggezza interiore durante il periodo di sospensione e contemplazione. Evoca anche la serenità mentale e la pace interiore. Rosso : Rappresenta l'energia, la vitalità e la passione. Anche se presente in misura minore, il rosso può simboleggiare la forza interiore e la determinazione necessarie per affrontare le sfide della vita. Giallo : Simboleggia l'illuminazione, la gioia e la consapevolezza. Può rappresentare la necessità di acquisire una prospettiva più elevata e di essere aperti alle nuove esperienze durante il periodo di sospensione. Sulla forma creata dalle gambe diverse teorie sono state proposte per spiegarle, ma ne riparleremo in un articolo futuro. L'Appeso nei Tarocchi Visconti-Sforza Qualità  Qualità positive e negative Introspezione, sospensione, attesa, pazienza, contemplazione, auto-sacrificio, analisi, idealismo, trasformazione Incertezza, mancanza di direzione, apatia, disinteresse, situazione stagnante, attenzione alle altrui intenzioni Input In che cosa devo rinunciare o fare un sacrificio per raggiungere un obiettivo importante?Come posso sviluppare una nuova prospettiva o acquisire una comprensione più profonda in una determinata situazione? Consigli L'Appeso è la carta della crisalide che si prepara a diventare farfalla. È la carta della preparazione che precede il cambiamento, da fuori immobile ma internamente in fermento. Fai tesoro di questo momento, riposati, raccogli le energie, centrati e concentrati. Aspetta a prendere decisioni importanti, studia la situazione da più punti di vista. Quindi? La carta dell'Appeso ci insegna che il vero cambiamento e la crescita spesso derivano dalle situazioni di sospensione, blocco o stallo, quando ci arrendiamo alla nostra vulnerabilità e accettiamo di guardare il mondo da una prospettiva diversa. Queste circostanze offrono l'opportunità di apprendere, crescere e trasformare le nostre esperienze in occasioni di evoluzione personale. Ciò che sembra negativo può diventare un'occasione preziosa per guardare le cose da un diverso punto di vista e per crescere interiormente. È un invito a lasciare andare il controllo e ad abbracciare la quiete interiore, permettendo alla saggezza e alla consapevolezza di emergere. Quando ci troviamo appesi tra cielo e terra, possiamo scoprire una nuova comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. La carta dell'Appeso ci incoraggia a trovare la pace e la serenità nell'accettazione del presente, sapendo che questa fase di transizione è essenziale per il nostro sviluppo personale.

  • Il Diavolo nei Tarocchi: Affrontare le Ombre per Evolvere

    In una lettura: Chiavi di lettura della carta al dritto Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze Conoscere le proprie ombre, Indipendenza, libertà, controllo, potere, ribellione, capacità di spezzare le catene rottura di un legame,  cambio di lavoro, indipendenza finanziaria, materialismo Chiavi di lettura della carta capovolta o in posizione di blocco. Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze dipendenza, ossessione, eccessi, incapacità di liberarsi da qualcosa che opprime, relazione non equilibrata, nuovi incontri, relazioni basate sul sesso, attrazione ambizione, desiderio di potere, capacità di fare carriera Il Diavolo nei Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky-Camoin e nei Rider-Waite Il Diavolo nei Tarocchi, insieme all’Appeso, la Morte e la Torre, è una delle carte che più inquietano all’interno di una lettura. Così come pressoché ogni Arcano del mazzo, è una carta ricca di sfaccettature e di significati anche contrastanti tra loro, a seconda degli elementi su cui poniamo l’accento.  Nei Marsigliesi, la carta ha sempre una struttura triangolare. Sopra, a ricoprire gran parte dell’Arcano, troviamo il Diavolo. Talvolta rappresentato in veste ermafrodita, talvolta con le zampe di capra, altre volte ancora simile a un rettile. Nella parte inferiore della carta troviamo invece due figure, talvolta umane, altre volte simili a satiri, tenute legate dal Diavolo. Nei Rider-Waite la composizione è similare, ma il Diavolo viene raffigurato come Baphomet. Il Diavolo è legato all’inconscio, al caos, a tutto ciò che è nell’ombra . Insegna non a nascondere o reprimere i nostri lati meno luminosi, ma a conoscerli e a incanalarli. Una carta del Diavolo sbilanciata, porta alla perdita del controllo sotto svariate forme: dipendenza, prigionia, ossessione. Il numero 15 indica cambiamento e instabilità. L’Arcano del Diavolo è legato alla carta del Papa e dell’Innamorato. Simboli In entrambe le versioni, Marsigliesi e Rider Waite, vediamo il Diavolo sovrastare due creature, ad esso legate o incatenate. Le corde non sono tese, il che suggerisce che l’essere legati sia una loro scelta. Marsigliesi Nei Marsigliesi il Diavolo raffigurato assume forme diverse a seconda dell’illustrazione. Solitamente tiene in mano un bastone,  Colori: Rosa : Questo colore rappresenta la carne e l'effimeratezza, mettendo in evidenza il lato terreno e materiale delle tentazioni.  Azzurro : L'azzurro suggerisce che la carta del Diavolo influisce sia sul piano materiale che su quello spirituale.  Giallo : Il giallo, con la sua associazione alla lucidità e alla consapevolezza, offre una possibilità di vedere la verità e liberarsi dall'inganno. Rider Waite Nei Rider-Waite ancora più che nei Marsigliesi la posizione del Diavolo richiama quella dell’ Innamorato/degli Amanti.  Nei Rider Waite il Diavolo raffigurato è Bafometto , personaggio rilevante della cultura occultista a cui i Rider Waite fanno riferimento. Un altro riferimento occultista presente nella carta è il pentacolo rovesciato  che indica la magia nera.  Ci sono molti riferimenti al “ mondo al contrario ”. La testa del Diavolo è un triangolo rivolto verso il basso; anche la torcia e il fuoco stesso qui tendono al basso. Le code dei due esseri umani sono un richiamo al fuoco e al vino , ossia alla lussuria e alla gola. Colori Il nero  rappresenta l'inconscio e le ombre interiori dell'essere umano ossia i desideri repressi, le paure profonde e gli impulsi oscuri che agiscono nell'ombra dell'anima Rosa : Questo colore rappresenta la carne e l'effimeratezza, mettendo in evidenza il lato terreno e materiale delle tentazioni.  Il Diavolo nei Tarocchi Visconti-Sforza Qualità positive e negative Consapevolezza delle proprie ombre interiori, indipendenza, libertà personale, autocontrollo, potere interiore, spirito ribelle, abilità di liberarsi da legami dannosi, energia e determinazione, capacità di affrontare e comprendere aspetti nascosti di sé stessi, forza per resistere alle tentazioni. Prigionia, incapacità di spezzare le catene, dipendenza, ossessione, eccessi, incapacità di liberarsi da ciò che opprime, relazioni non equilibrate, nuovi incontri basati solo sul sesso, attrazione e ambizione distruttiva, desiderio eccessivo di potere, capacità di fare carriera a spese degli altri, inganno e tentazione, comportamento autodistruttivo, controllo eccessivo e manipolazione, mancanza di moralità, paura e oscurità interiore, ostacoli e blocchi insormontabili, dipendenze distruttive. Input Quali sono le mie ombre? Da cosa mi sento tenuto vincolato? Consigli: Il consiglio della carta del Diavolo è di essere consapevoli dei propri desideri e speranze, valutandone l'effettiva utilità per la crescita personale. La carta mette in guardia contro desideri inconsci che potrebbero non essere realmente vantaggiosi. Invita a riflettere attentamente prima di agire, evitando di impantanarsi in situazioni dannose. È un'opportunità di crescita personale, poiché permette di confrontarsi con le proprie debolezze e di liberarsi da schemi limitanti, aprendo la strada a nuove possibilità di evoluzione. Quindi? La carta del Diavolo è uno specchio che invita a guardare dentro di noi stessi, a esplorare i nostri abissi e a conoscere le nostre ombre. È una carta difficile, perché ci mette a contatto con la nostra parte peggiore, ma anche necessaria. Ogni luce porta con sé l'ombra , e questa è importante per comprendere meglio la luce. Non dobbiamo temere questa carta, ma conoscerla, ascoltarla e essere consapevoli dei nostri limiti. Dobbiamo capire quando i nostri desideri inconsci ci spingono a crescere e quando ci distolgono dal nostro percorso di vita.

  • Il Potere della Torre nei Tarocchi: Crescita Spirituale Attraverso la Crisi

    Chiavi di lettura della carta al dritto Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze Cambiamento netto, taglio, epifania, rivelazione, caos creativo, tracotanza, liberazione, sfide, ostacoli, rivelazione, epifania colpo di fulmine, passione, crisi, rottura, difficoltà, sblocco improvviso cambiamento, sconfitta, “blessing in disguise”, eccesso di sicurezza in sè, sfide e ostacoli, conseguenze diverse da quelle previste Chiavi di lettura della carta capovolta o in posizione di blocco. Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze resistenza al cambiamento, caos distruttivo blocchi nell’ambito sessuale incapacità di superare una rottura La Torrei nei Marsigliesi di Jodorowsky e nei Rider-Waite La Torre è un’altra delle carte che spesso spaventano quando escono durante una stesa. Il motivo è sempre il solito, ossia che le carte di cambiamento , soprattutto se parlano di un cambiamento brusco come in questo caso, fanno sempre temere al peggio. Accettare i cambiamenti non sempre è facile, soprattutto se si presentano come un fulmine a ciel sereno, che distrugge quanto faticosamente costruito. N ei mazzi di Tarocchi di Marsiglia raffigura una torre di pietra alta che viene colpita da un fulmine, causando il suo crollo. Le figure umane possono essere viste mentre cadono dalla torre, e spesso ci sono coriandoli che sembrano cadere insieme a loro. Nel mazzo dei Tarocchi Rider-Waite, la carta della Torre raffigura una torre alta con una corona sulla cima, ed è colpita da un fulmine che la fa esplodere. Le fiamme si scatenano all'interno della torre mentre due figure umane cadono in picchiata dalla struttura in rovina. Il cielo è scuro e tempestoso, con nuvole nere Viene spesso associata alla  Torre di Babele , ma come vedremo in seguito la correlazione è più complessa e multisfaccettata. La Torre di Babele Nel racconto biblico della torre di Babele, si narra come l'umanità all’epoca avesse un’unica lingua e al fine di testimoniare la propria unità, farsi un nome e ricercare la fama, si decise di costruire una torre che arrivasse al cielo. Tuttavia, quando Dio se ne accorse, non approvò tale azione. Al fine di creare scompiglio e interrompere la costruzione della torre, fece sì che gli uomini iniziassero a parlare in lingue diverse, non comprendendo più le parole altrui. Le esegesi di questa storia sono diverse, ma quella a cui si fa spesso riferimento nel mondo della tarologia è la punizione dell’atto di superbia e il tentativo di aspirare a Dio se non addirittura di sfida vera e propria. In quest’ottica, l’Arcano mette in guardia dalla tracotanza e l’eccessiva fiducia in sè. La Torre di Babele seppur è il riferimento più conosciuto, non è certo l’unico. Difatti, se ci soffermiamo sul nome di questa volta, scopriamo che è evoluto nel tempo, talvolta comparendo come “ Sagitta ”, tavolta come “ Fuoco ”, “ La Casa ”,”La Casa del Diavolo” (luogo di peccato), “La Casa del Dannato”, “La Magione di Plutone” “inferno” “Cieli, fino ad arrivare a “La Maison de Dieu”, ossia la Casa di Dio (luogo di grazia divina)  in francese. Secondo un’analisi molto interessante di Vitale , tutti i termini associati a questa carta, come fuoco, saetta, casa, casa del diavolo, ecc., hanno un significato che riguarda la rappresentazione simbolica della distruzione di una casa causata da fuochi o fulmini. Tali fuochi e fulmini erano pensati, nella visione del mondo di quel tempo, provenire da una specie di cerchio o sfera di fuoco, che si trovava sopra la Terra, e che poteva essere causata sia da intervento divino (che, nella rappresentazione biblica spesso manifesta la sua rabbia attraverso fuoco e fulmini) che da azioni del diavolo, sempre nel rispetto del permesso di Dio. Un esempio di quest'ultimo caso, legato nello specifico alla distruzione di una casa può essere trovato nella storia di Giobbe dalla Bibbia , in cui il diavolo, con il consenso di Dio, mette alla prova la fede di Giobbe distruggendo la sua casa e il suo bestiame. Tuttavia, nonostante il dolore causato da questa prova, Giobbe non pecca e non attribuisce stoltezza a Dio. La morale di questo racconto biblico, insegna che Dio può permettere che gli uomini siano colpiti e oppressi per testare la loro fedeltà verso di lui. Allo stesso modo, la carta della Torre, sotto questa luce, diventa una carta di ostacolo, di sfida e spesso di "blessing in disguise" , letteralmente una benedizione sotto mentite spoglie che indica semplicemente un male che non viene per nuocere ma anzi per portare beneficio. Un'altra sfaccettatura affascinante della Torre, è quella della liberazione . Se osserviamo l'Arcano cambiando punto di vista, possiamo vedere tale distruzione come un evento forte che fa cadere una maschera che non ci appartiene, la tempesta che pulisce il cammino, finanche l'emergere del proprio Io. La Torre è una carta di epifania , nel suo senso etimologico, ossia ciò che compare dall’alto, associato a una divinità. EPIFANIA Tra i Greci antichi, l'epifania era un termine utilizzato per riferirsi alla manifestazione o all'apparizione di una divinità o di esseri soprannaturali agli esseri umani. Questa manifestazione divina poteva avvenire in vari contesti, come sogni, visioni, apparizioni fisiche o eventi straordinari. L'epifania poteva anche essere associata a rivelazioni spirituali o a momenti di illuminazione in cui un individuo avvertiva la presenza o l'influenza divina. In questo contesto, l'epifania rappresentava una connessione tra il mondo umano e il divino, spesso portando a una maggiore comprensione o consapevolezza. Numerologicamente il 16 è legato al risveglio spirituale. L’Arcano della Torre è legato agli Amanti e al Carro. Simboli: In quasi tutte le raffigurazioni principali troviamo una Torre divelta dal fuoco, dalla quale precipitano due figure umane.  La Torre ha molti significati, tra cui la rappresentazione del corpo umano La fiamma  è una delle protagoniste da questa carta, è l’energia del cambiamento La corona , che suggerisce un legame col divino Nei Marsigliesi: I gradini della Torre possono rappresentare lo stato di iniziazione I personaggi che precipitano nei Marsigliesi sono molto più sereni  che nei Rider-Waite, la loro caduta non è drammatica Il paesaggio circostante è positivo , suggerendo che si tratta di una crisi costruttiva. Anche i coriandoli  (o betili?), frammenti di energia che escono dalla torre, contribuiscono a questa visione Nei Marsigliesi la connotazione di liberazione  è più chiara, tant’è che la fiamma stessa in talune raffigurazioni pare voglia “fuggire” dalla torre. Colori: La Torre è una carta  molto colorata  nei Marsigliesi, tanto da richiamare un'atmosfera carnevalesca, teatrale, grottesca. L’uso dei colori suggerisce anche che è carta che impatta su tutti gli aspetti: materiale, mentale e spirituale.   Nei Rider-Waite: La raffigurazione della Torre nei Rider-Waite e derivati, è solitamente più austera e drammatica La Torre è senza porte,  suggerendo una situazione rigida, fissa, apparentemente indistruttibile  Spesso una delle due figure umane porta la corona, a suggerire che le sfide della Torre non facciano distinzioni  La Torre è arroccata su una montagna , costruita sulla roccia, di nuove suggerisce una solidità solo apparente I betili, o coriandoli, o frammenti di energia sono 22 , come gli Arcani Maggiori Colori: I colori principali sono nero e grigio: Grigio: Rappresenta l'elemento di distruzione, caos e instabilità. Nero: Simboleggia l'oscurità, il mistero e l’inconscio Ci sono poi alcuni tocchi colorati: Giallo : Indica l'illuminazione improvvisa, la consapevolezza o la rivelazione che emerge dall'evento traumatico. Azzurro : Rappresenta la spiritualità, la profondità dell'anima o la trascendenza oltre la materialità. Rosso : Può simboleggiare la passione, l'energia esplosiva e il legame con la vita La Torre nei Tarocchi Visconti-Sforza (fac simile) Qualità positive e negative Cambio di paradigma, rivelazione, epifania, avvenimenti forti che ribaltano in positivo la situazione, rotture salutari, cambiamenti netti positivi, colpi di fulmine, liberazione Rotture dolorose, sfide, ostacoli, perdita di ciò che si credeva solido, tracotanza, eccesso di sicurezza e di orgoglio che porta a conseguenze negative.  Input Quali certezze ti stanno frenando? Quali cambi di paradigma sono necessari nella tua attuale situazione? Cosa ti può insegnare la crisi che stai attraversando? Consigli: La Torre è la carta della tempesta che arriva a liberare la strada. Elimina le sovrastrutture, togli ciò di cui non hai bisogno, libera il tuo vero Io. Questo Arcano invita a fare pulizia per ritrovare se stessi. Si tratta di una carta forte e decisa, così come forti e decisi saranno i cambiamenti necessari. E quindi? Originariamente collegata alla torre di Babele, l’Arcano XVI viene spesso visto come un Arcano di punizione divina ad atti di hybris (tracotanza e arroganza verso la divinità e il destino). L ’archetipo della Torre come dimostrazione di potere , è attestata in diversi tempi e diversi culture. La punizione del Fato all’ambizione sfrenata, è senz’altro una delle sfumature di questa carta, ma certo non la principale. Se andiamo a vedere l’esegesi ebraica della distruzione della Torre, apprendiamo però che questa più che una punizione era una soluzione al problema. Così, i cambiamenti improvvisi, che spesso arrivano a destabilizzare i nostri piani, non sono necessariamente delle punizioni, ma possono essere anzi delle benedizioni. La Torre è la carta della tempesta , certo, magari distrugge parte del raccolto, ma in compenso ci libera la strada.  È infatti anche una carta di liberazione, che ci insegna a lasciar andare, a non reprimere, a svelare ciò che è nascosto. È un fulmine a ciel sereno che ci fa  cambiare rotta,  come già detto cambiare non è mai facile ma talvolta è necessario, e ci porta verso nuove possibilità che prima nemmeno mai immaginavano. La sua connotazione negativa appare proprio quando rifiutiamo il cambiamento, ci arrocchiamo nella nostra torre, andando contro il naturale fluire delle cose. Quando le nostre difese diventano inadeguate e invece di cambiarle, ci ostiniamo a ripetere vecchi errori e non andare avanti.È una carta ad alta energia – la Torre archetipicamente è anche un simbolo fallico, dunque legato all’azione, al cambiamento, alle potenzialità. Anche sul piano spirituale ci parla di un’epifania, un risveglio, un’illuminazione.  La "Torre" nei tarocchi può difatti essere vista come un momento di epifania  in cui la verità o la realtà emergono in modo intenso, spesso scuotendo le fondamenta di ciò che si credeva essere vero. È un simbolo di cambiamento improvviso e rivelazione che può portare a una maggiore comprensione o illuminazione, anche se può essere inizialmente sconvolgente o destabilizzante. La Torre riflette dunque il concetto di epifania come una manifestazione improvvisa o una rivelazione che cambia profondamente la percezione o la comprensione di una situazione o di se stessi, spazzando via vecchi schemi di pensiero o credenze, aprendo la strada a un cambiamento di paradigma, abbattendo le vecchie strutture per fare spazio a una nuova e più chiara visione delle cose. Filosoficamente può riferirsi alla  rottura dell’Ego , la sconnessione con il Sè, che va ritrovata, ricostruita in modo diverso.

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