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  • La Costellazione Tarologica del Carro

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione del Carro Costellazione del Carro (7-16) Il Carro nei Tarocchi Visconti-Sforza Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 7 e16 Esistono due profili principali: Tipologia R : 7 come Carta della Personalità e dell'Anima, 16 come Carta Ombra Tipologia S : 16 come Carta della Personalità, 7 come Anima (non c'è una carta ombra perché è già insita nella Carta della Personalità). Profilo R: 7-16 Il Carro (7) come Carta della Personalità e dell'Anima Il Carro rappresenta la forza di volontà che prende le redini e guida la vita. È la carta della disciplina e della direzione: quando sai cosa vuoi, ti muovi dritto verso la meta, con determinazione e controllo. Ma proprio come il cocchiere, devi imparare a gestire le forze opposte dentro di te, altrimenti rischi di farti trascinare. Punti di forza quando hai un obiettivo chiaro, ti muovi con rapidità e sicurezza. affronti i tuoi ruoli con serietà, indossando l’“armatura” necessaria in ogni contesto. Sai elevarti oltre il quotidiano, trasformando i contrasti interiori in una spinta evolutiva. Punti deboli Senza uno scopo preciso rischi di bloccarti, diventando inflessibile. Emozioni e istinti vanno in direzioni opposte e possono lacerarti. Indossi un’armatura che ti protegge, ma che allo stesso tempo nasconde i tuoi veri sentimenti e può isolarti. La lezione: Il Carro ti insegna a trovare equilibrio tra spinte contrarie e a incanalare le tue energie verso un unico obiettivo. La vera vittoria non è solo arrivare alla meta, ma mantenere un’identità salda e coerente mentre lo fai. La tua sfida è sviluppare una volontà centrata, capace di guidare con fermezza senza farsi destabilizzare dagli imprevisti. La Torre (16) come Carta Ombra La Torre, come Ombra del Carro, rappresenta la paura di perdere il controllo, di essere sbalzato fuori rotta e ritrovarti vulnerabile. Ogni cambiamento improvviso o interruzione dei tuoi piani può scuoterti profondamente. In queste situazioni puoi reagire in due modi: lasciando esplodere la collera oppure trattenendo le emozioni fino al punto di non sembrare mai arrabbiato. Punti deboli Vivi la paura della tua stessa furia, oppure la utilizzi inconsciamente come arma per abbattere resistenze. Tendi a nascondere la tua vulnerabilità dietro una corazza che rischia però di incrinarsi nei momenti di crisi. Quando ti aggrappi troppo al controllo, costruisci strutture interiori rigide che finiscono per crollare sotto pressione. La lezione: La Torre ti invita a rispettare la forza del cambiamento, accettando che resistere porti solo rigidità e crolli. Impari a canalizzare la passione, l’ira e persino l’energia vitale verso un obiettivo superiore, sviluppando pazienza e autocontrollo. Quando accetti le sconfitte e liberi ciò che non è più necessario, crei spazio per ricostruire basi più solide. Rappresentazione visiva della Costellazione della Torre con gli Antichi Tarocchi Italiani Profilo S: 16-7 La Torre (16) come Carta della Personalità con lati Ombra intrinseci La Torre rappresenta l’energia che rompe ciò che è rigido e non funziona più. Porta scosse improvvise che ti costringono a ricostruire basi più autentiche. Come personalità 16-7 vivi spesso cambiamenti drastici, ma hai la capacità di affrontarli e trasformarli in occasioni di crescita. Punti di forza Sai resistere alle tempeste e trasformarle in opportunità di rinnovamento. Hai un carattere determinato che ti permette di affrontare grandi ostacoli senza piegarti. Non temi di andare controcorrente e di sfidare l’opinione pubblica quando credi in qualcosa. Possiedi lucidità e ambizione, qualità che ti spingono a puntare sempre più in alto. Non nascondi le emozioni, e questo ti rende diretto, autentico e chiaro nelle relazioni. Punti deboli L’orgoglio e l’arroganza possono farti credere di non dover rispondere alle stesse regole degli altri. L’ambizione eccessiva rischia di prepararti a cadute altrettanto forti. La tua intensità ti porta a “consumarti” troppo in fretta, con il rischio di sentirti svuotato o alienato. Nei momenti di crisi puoi percepirti come vittima, innocente ma ingiustamente punito. Lezione : La Torre ti chiede di imparare a incanalare l’energia distruttiva in trasformazione costruttiva. Le scosse e i crolli non sono lì per punirti, ma per mostrarti dove serve ricostruire. Quando impari a gestire la tua forza senza bruciare te stesso, diventi un faro per gli altri: mostri con l’esempio che dalle crisi può nascere una nuova direzione. Il Carro (7) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo P)

  • La Costellazione Tarologica dell'Innamorato o degli Amanti

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione dell'Innamorato. Costellazione dell'Innamorato (6-15) L'Innamorato nei Tarocchi Visconti-Sforza Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 6 e15 Esistono due profili principali: Tipologia P : 6 come Carta della Personalità e dell'Anima, 15 come Carta Ombra Tipologia Q : 15 come Carta della Personalità, 6 come Anima (non c'è una carta ombra perché è già insita nella Carta della Personalità). Profilo P: 6-15 L'Innamorato (6) come Carta della Personalità e dell'Anima L'Innamorato parla di unione, scelta e relazione. Non si tratta solo di coppia: questa carta mostra come ti definisci attraverso gli altri, come impari a scegliere e come bilanci libertà e legame. Ogni relazione diventa uno specchio che ti aiuta a capire chi sei. Punti di forza Grande capacità di creare connessioni autentiche e reciproche. Comunicazione diretta e profonda, bisogno di chiarezza e sincerità. Curiosità su come funzionano le cose e le relazioni, attenzione sia al “micro” che al “macro”. Capacità di integrare parti opposte di te stesso (maschile/femminile, attivo/passivo, indipendenza/relazione). Punti deboli Rischio di perdere la tua individualità pensando più in termini di “noi” che di “io”. Sensibilità eccessiva a ciò che vedi negli altri: puoi proiettare le tue ombre e sentirti ferito o invidioso. Difficoltà a scegliere: resti bloccato tra amore e paura, libertà e bisogno di attaccamento. Tendenza a cercare conferme negli altri invece che dentro di te. Lezione : La vera sfida dell'Innamorato è scegliere consapevolmente. Chiederti sempre: “sto agendo per amore o per paura?”. Imparare a unire dentro di te le polarità invece di combatterle, riconoscere i tratti che proietti sugli altri e farli tuoi. Solo così le relazioni smettono di essere un campo di battaglia e diventano una palestra di crescita. Il Diavolo (15) come Carta Ombra Quando il Diavolo agisce da Ombra, ti mostra le parti di te che preferisci non vedere: desideri, pulsioni, paure, sensi di colpa. Non si tratta di lati negativi, ma di ciò che è represso o vissuto come proibito. La sfida è riconoscere queste energie senza farti dominare né schiacciare da esse. Punti deboli Tendenza a sentirti colpevole o sbagliata rispetto ai tuoi desideri e bisogni profondi. Facilità a cadere nella dinamica del “noi” a scapito dell’“io”, con il rischio di farti manipolare o di manipolare tu stessa per ottenere sicurezza. Paura di essere scoperta o giudicata, che può portare a sospetto, segreti e auto-svalutazione. La lezione: Il vero potere non sta nel reprimere, ma nel riconoscere. Dopo il ritorno di Saturno (intorno ai 30 anni), puoi imparare a fidarti dei tuoi istinti e trasformare ciò che ti spaventava in fonte di creatività e forza magnetica. Il Diavolo ti insegna che ridere delle tue catene è il primo passo per spezzarle: ammettere paure e desideri ti restituisce la libertà di scegliere i tuoi valori e vivere con consapevolezza. Rappresentazione visiva della Costellazione degli Amanti (o dell'Innamorato) con gli Antichi Tarocchi Italiani Profilo Q: 15-6 Il Diavolo (15) come Carta della Personalità con lati Ombra intrinseci Il Diavolo rappresenta potere grezzo, ambizione e la tensione continua tra materia e spirito. È la spinta a separarsi, a cercare controllo e a confrontarsi con i propri lati nascosti. Se da un lato porta energia, determinazione e lucidità, dall’altro può intrappolare in rigidità, orgoglio e paura. Punti di forza Determinazione: grande capacità di lavorare sodo, puntare in alto e mantenere impegni con tenacia. Ambizione creativa: energia potente che può essere incanalata in obiettivi concreti e in esperienze intense. Lucidità critica: tendenza a smascherare illusioni e ipocrisie, vedere ciò che altri nascondono. Punti deboli Rigidità: visione del mondo strutturata che può diventare gabbia, con difficoltà ad accettare la complessità e le sfumature. Orgoglio: rischio di apparire freddo e distante, promuovendo distinzioni artificiali fra sé e gli altri. Isolamento: senso di separazione e solitudine, difficoltà a mantenere connessioni profonde nei rapporti personali. Lezione La sfida del 15-6 è unire materia e spirito, mantenendo integrità e libertà interiore senza cadere né nel moralismo né nel cinismo. Non serve essere “speciali” a tutti i costi: è nel riconoscere la propria umanità, con limiti e contraddizioni, che si trova la vera forza. L’onestà radicale con se stessi e relazioni vere sono la chiave per trasformare il lato oscuro in energia creativa e consapevole. L'Innamorato (6) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo P)

  • La Costellazione Tarologica del Mago

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l 'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione del Mago o del Bagatto e dei suoi profili. Costellazione del Mago (1-10-19) Il Bagatto nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 1, 10 e 19. Esistono due profili principali: Tipologia A : 10 come Carta della Personalità, 1 come Carta dell’Anima, 19 come Carta Ombra. Tipologia B : 19 come Carta della Personalità, 10-1 come Anima e 10 come Carta Maestra (non Ombra). I due profili condividono la stessa dinamica interiore. La differenza principale sta nel ruolo che gioca il Sole. Profilo A: 10-1-19 La Ruota (10) come Carta della Personalità Questa carta rappresenta il cambiamento, il movimento e l’espansione delle idee. Punti di forza Sei aperto al nuovo e impari direttamente dall’esperienza. Ti prendi dei rischi e spesso ne ricavi risultati inaspettati. Hai una visione d’insieme: cogli connessioni e schemi dove altri vedono solo dettagli. Sai comunicare idee in modo efficace, anche in contesti pubblici. Mantieni flessibilità nei momenti difficili: sai che tutto passa. Punti deboli A volte resti troppo fermo, aspettando che le cose si risolvano da sole. C’è il rischio di iniziare molti progetti senza portarli a termine. Ti manca continuità nei dettagli: qualcosa rimane sempre incompiuto. Il tuo approccio "alla fortuna" può impedirti di esprimere il massimo potenziale. La lezione della carta: Il cambiamento è inevitabile. Ma sei tu a decidere se subirlo o guidarlo. Quando inizi a scegliere con intenzione, la Ruota gira davvero a tuo favore. Il Bagatto (1) come Carta dell’Anima Hai una mente brillante e creativa. Ti muovi con autonomia, sei rapido nel pensiero, e sai fondere logica e intuito. Il tuo potenziale si manifesta quando trasformi la tua visione in azione. Punti di forza Sai comunicare con efficacia e convinzione. Sei un iniziatore: ti lanci, crei, dai il via. Hai capacità tecniche e manuali che si integrano bene con le tue idee. La tua indipendenza mentale ti rende originale. Punti deboli Lavorare con gli altri ti pesa: preferisci fare da solo. Sei incline alla distrazione e alla discontinuità. Cerchi gratificazioni rapide, anche a costo di lasciare incompiuto ciò che inizi. Puoi cadere nella “sindrome di Peter Pan”: rifuggi impegno e responsabilità. La lezione della carta Quando smetti di voler brillare da solo e metti il tuo talento al servizio di qualcosa di più grande, diventi un innovatore autentico. Altrimenti, rischi di rimanere solo un’ombra brillante. Il Sole (19) come Carta Ombra Può sembrare un controsenso, ma la tua Ombra è fatta di luce. Hai difficoltà a riconoscere i tuoi successi. Ti senti spesso “meno” degli altri, come se fossero sempre un passo avanti a te. Punti deboli Non ti valorizzi abbastanza, anche quando gli altri ti ammirano. Fai fatica a fidarti, a lasciarti andare nei rapporti. Da piccolo/giovane tendevi a isolarti, convinto che nessuno potesse davvero capire. Dubiti di te stesso proprio quando sarebbe il momento di osare. La lezione della carta: Il Sole ti invita a riconoscerti come fonte di luce. Quando impari a fidarti di te stesso, degli altri e dei tuoi doni puoi davvero iniziare a costruire legami solidi e duraturi. La Costellazione del Mago raffigurata con i Tarocchi italiani Profilo B: 19-10-1 Il Sole (19) come Carta della Personalità Il Sole rappresenta completezza, realizzazione e verità. Quando tutto è alla luce, non c’è più nulla da nascondere. Punti di forza Sei ottimista e cerchi sempre il lato positivo. Ti esprimi con autenticità e trasparenza. Ispiri gli altri: la tua presenza li stimola a dare il meglio. Vivi con entusiasmo, anche nelle cose più semplici. Punti deboli Tendi a identificarti troppo con quello che fai. Hai bisogno di condividere per sentirti realizzato, ma questo può renderti dipendente dagli altri. Se il tuo lavoro non ti rappresenta, ti spegni. Cerchi una relazione in cui l’altro condivida appieno il tuo stesso mondo. La lezione della carta Hai bisogno di esprimerti, creare, condividere. Se non puoi farlo, ti senti vuoto. Cerca contesti dove puoi brillare davvero, altrimenti il tuo potenziale resta inespresso. Il Bagatto (1) come Carta dell’Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo A) La Ruota (10) come Carta dell'Anima e Maestra. (Descrizione identica a quella data per la Personalità nel profilo A)

  • La Costellazione Tarologica della Papessa

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l 'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione della Papessa. Costellazione della Papessa (2-11-20) Nota : Personalmente leggo l’11 come Forza (Marsigliesi). Se usi i Rider-Waite, fai riferimento alla Giustizia, come indicato nel box a seguire. La Papessa nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazione i numeri 2, 11, 20 Esistono tre profili principali: Tipologia C : 2 come Carta della Personalità e dell’Anima, 11 e 20 come Carte Ombra. Tipologia D : 11 Personalità, 2 Anima, 20 Ombra. Tipologia E: 20 Personalità, 2 Anima, 11 Ombra. Profilo C: 2-11-20 La Papessa (2) come Carta della Personalità e Anima. La Papessa è intuizione, indipendenza e autosufficienza. Ti muovi guidato da una bussola interiore che spesso non riesci a spiegare, ma che raramente sbaglia. Ti fidi più delle sensazioni che dei numeri. (Se sei un uomo, questa energia si traduce in introspezione, ascolto e capacità di osservare senza agire impulsivamente.) Punti di forza Leggi tra le righe e cogli ciò che non viene detto. La tua calma è contagiosa. L’empatia ti permette di capire le persone oltre le parole. L’acqua ti ricarica, dentro e fuori. Punti deboli Se reprimi l’intuito, diventi iper-razionale e diffidente. Cerchi sempre prove logiche per sensazioni che non ne hanno bisogno. Il passato condiziona le tue reazioni emotive. Puoi risultare affascinante ma ambiguo/a, ricettivo/a ma distante. La tua sfida: Imparare a fidarti di ciò che senti, anche quando la logica non lo conferma. Coltivare il silenzio interiore e osservarti senza giudizio ti aiuta a scoprire chi sei davvero. Il Giudizio (20) come Carta Ombra Il Giudizio ti ricorda che il cambiamento è inevitabile, ma tu tendi a resistergli. Spesso vedi regole e autorità come ostacoli e ti percepisci in balia delle decisioni altrui. Punti di blocco Autocritica costante. Cerchi il potere senza esporti, usando la resistenza passiva. Ti aggrappi al passato per paura del nuovo. Vedi il cambiamento come perdita più che come crescita. La lezione della carta: Diventare il protagonista della tua trasformazione. Più resisti, più sarà dolorosa. Quando ti assumi la responsabilità, inizi a scoprire possibilità che prima ignoravi. Le ingiustizie e le paure che hai vissuto possono diventare la tua forza più grande. Usa ciò che hai imparato per portare alla luce verità nascoste, in te e nel mondo. La Forza (11) come Carta Ombra La Forza è la padronanza di sé attraverso il cuore, non il controllo cieco. Invita a unire istinto e volontà, imparando a gestire le emozioni senza soffocarle. È la determinazione che si esprime con dolcezza, la capacità di affrontare le sfide senza perdere umanità. Punti deboli Reprimi emozioni per paura di sembrare “troppo”. L’idea di essere forte diventa isolamento e autocontrollo eccessivo. Il giudizio verso te stesso/a crea gabbie invisibili. Se non esprimi ciò che senti, rischi di esplodere o implodere. La lezione della carta: La forza non nasce dal controllo, ma dal cuore. Accogli la vulnerabilità come parte della tua potenza. Ama anche i lati che temi vengano giudicati. Solo così la tua energia può guarire te stesso/a e gli altri. La Giustiza (11) come Carta Ombra (nei Rider Waite) Come Carta Ombra, la Giustizia ti invita ad assumerti la responsabilità delle tue scelte. Hai un forte senso del giusto e dello sbagliato, ma puoi diventare ipercritico verso te stesso e gli altri. Nel tentativo di essere equo, rischi di affidarti solo ai fatti, dimenticando che il vero giudizio nasce spesso dall'integrazione tra logica e intuito. Punti deboli Sei ipercritico/a verso te stesso/a e gli altri. Vuoi essere sempre giusto/a, ma rischi di perderti nei dettagli. Ti affidi troppo alla logica, trascurando l’intuizione. Ti senti costantemente sotto esame, anche quando non lo sei. La lezione della carta: Integra logica e intuito. Usa i ricordi come guida, prendi responsabilità per le tue azioni e riconosci il valore dei bisogni altrui. Solo così puoi mantenere la tua bilancia interiore in equilibrio. La Costellazione della Papessa raffigurata con i Tarocchi italiani (versione Marsigliesi) Profilo D: 11-2-20 La Forza (11) come Carta della Personalità La Forza è la capacità di integrare opposti: volontà e desiderio, istinto e coscienza, vulnerabilità e determinazione. Non è potere muscolare, ma padronanza interiore. Non si tratta di dominare la parte “selvaggia”, ma di farci amicizia e di lavorare in armonia con i tuoi principi. Punti di forza Connessione profonda con la tua natura, da cui attingi nei momenti critici. Empatia, intuito e capacità di sostenere gli altri attraverso cura e presenza. Fermezza e calma nelle crisi: sai “reggere” quando tutto intorno vacilla. Capacità di trasformare emozioni in forza creativa e di attraversare il dolore usandolo. Punti deboli Rischio di reprimere emozioni per paura di sembrare troppo. Desiderio di essere sempre “forte” che porta a isolamento e autocontrollo eccessivo. Giudizio su te stesso/a che diventa una gabbia: le emozioni non sono sbagliate, sono segnali. Possibili esplosioni o implosioni emotive se non esprimi ciò che senti in tempo. La lezione della carta: Impara a dare spazio alle emozioni senza temerle. La vera forza non è il controllo totale, ma la capacità di includere anche la vulnerabilità nella tua energia vitale. La Giustiza (11) come Carta della Personalità (nei Rider Waite) La Giustizia rappresenta equilibrio, responsabilità e coerenza tra ciò che è dentro di te e ciò che esprimi nel mondo. Hai un forte senso etico, valuti le conseguenze e cerchi di fare ciò che è giusto, anche quando costa. Punti di forza Mente logica e orientata alla causa-effetto. Capacità di chiudere ciò che non funziona, con integrità. Determinazione nel difendere valori importanti. Uso dei ricordi come guida per la crescita interiore. Punti deboli Rischio di inseguire un’idea di giustizia “perfetta” che blocca l’azione. Rigidità verso te stesso/a o gli altri. Repressione emotiva che genera tensioni interiori. La lezione della carta: Integra logica e intuito. Essere giusto non significa essere perfetto, ma sincero con te stesso/a. Saper lasciare andare ciò che non è più valido è parte dell’equilibrio. La Papessa (2) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) Il Giudizio (20) come Ombra Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) La Costellazione della Papessa raffigurata con i Tarocchi italiani (versione Rider-Waite) Profilo E: 20-2-11 Il Giudicio (20) come Carta della Personalità Il Giudizio è risveglio e rinascita. Come 20–2, senti che il tuo passato ti ha formato ma non ti definisce. Vivi con un costante richiamo alla crescita, alla trasformazione e alla comprensione di un disegno più grande. Punti di forza Intuito e profondità, con capacità di cogliere oltre la superficie. Talento da guida, insegnante o terapeuta: porti chiarezza dove c’è confusione. Visione interiore chiara di ciò che è giusto, che cerchi di tradurre in azione. Capacità di comunicare bene con tutte le tue parti: ragione, emozione, intuito. Punti deboli Tendenza alla critica eccessiva, soprattutto verso te stesso/a. Difficoltà ad accettare lati “imperfetti” di te o degli altri. Possibile isolamento per proteggere la tua sensibilità. Rischio di rifugiarti solo nella logica se reprimi l’intuizione. La lezione della carta: La trasformazione parte da te. Il tuo potere personale cresce quando smetti di usarlo solo per te e inizi a metterlo al servizio degli altri. La Papessa (2) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C) La Forza (11) come Ombra Vedi descrizione sopra: uguale al profilo C)

  • La Costellazione dell'Imperatrice nei Tarocchi

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l 'Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione dell'Imperatrice. Costellazione dell'Imperatrice (21-12-3) L'Imperatrice nei Tarocchi Viscontei Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 21-12-3. Esistono tre profili principali: Tipologia F : 3 come carta della Personalità e dell'Anima, 12 e 21 come carte Ombra Tipologia G : 3 come carta dell'Anima, 12 come carta della Personalità e 21 come carte Ombra Tipologia H :  3 come carta dell'Anima, 21 come carta della Personalità e 12 come carte Ombra Profilo F: 3-12-21 L'Imperatrice (10) come Carta della Personalità e dell'Anima Carta legata a Venere: amore, bellezza e capacità di creare armonia. Rappresenta l’archetipo della Madre Terra, che nutre e fa crescere ciò che la circonda. Punti di forza Senso estetico e armonia naturali. Creatività fertile, capacità di trovare soluzioni che uniscono. Forza basata sull’amore e sulla comprensione dei bisogni altrui. Punti deboli Difficoltà a dare forma pratica alle idee o a promuoverle. Tendenza a soffocare le persone amate per paura di perderle. Gelosia e possessività quando non si sente “necessaria”. La lezione della carta: Usa la tua capacità di creare bellezza e connessioni per nutrire te stesso tanto quanto gli altri. Impara a lasciare spazio, fidandoti che l’amore non dipenda dal bisogno, ma dalla libera scelta di restare. L'Appeso (12) come Carta Ombra Come ombra, l’Appeso parla di sacrifici e rinunce che possono trasformarsi in immobilità o autosabotaggio. Può indicare tendenza a restare bloccato in situazioni o relazioni che richiedono più di quanto restituiscono, per paura di perdere un ruolo, un legame o una parte della propria identità. Punti deboli Tendere al martirio per ricevere riconoscimento o amore. Restare aggrappato a persone, idee o abitudini che impediscono di crescere. Paura di solitudine e impotenza, compensata con eccessivo attaccamento o fuga nella fantasia. Pressione emotiva che può portare a isolamento o comportamenti di evasione. La lezione della carta: Imparare il valore del sacrificio consapevole: lasciare andare ciò che non serve più, liberarsi di schemi e ruoli imposti, e accettare che la vera forza nasce dal saper trasformare la resa in crescita. Il Mondo (21) come Carta Ombra Indica il timore di ogni forma di restrizione. Regole e strutture possono sembrare gabbie da cui fuggire, e il tempo un ostacolo. Con la maturità, si impara che disciplina e gestione delle risorse sono alleati preziosi. Punti deboli Paura di perdere il controllo della propria vita. Bisogno di sentirsi liberi e completi, ma difficoltà a trovare questa pienezza nel mondo materiale. Rischio di confusione e perdita di confini, soprattutto se si lavora molto con l’immaginazione o con l’interiorità, al punto da non distinguere le proprie emozioni da quelle altrui. Possibile crisi di identità o difficoltà a definire un sé coerente. La lezione della carta: La vera libertà nasce da confini sani. Imparando a contenere le energie e a dirigere le tue risorse, puoi trovare un senso di completezza. La disciplina non limita, ma protegge: è ciò che ti permette di danzare con grazia e precisione, trasformando il bisogno di evasione in una forza creativa stabile e consapevole. La Costellazione dell'Imperatrice raffigurata con i Tarocchi italiani Profilo G: 12-3-21 L'Appeso (12) come Carta della Personalità Unisce il ritmo dell’orologio e il ciclo dell’anno: non segui solo la tua volontà, ma anche i tempi impersonali della vita. È la carta del mistico, dello sciamano e del sognatore. Vedi ciò che sfugge agli altri, ti nutri di visioni interiori e le trasformi in prospettive nuove, attraverso arte, scrittura o altri mezzi creativi. Punti di forza Visione unica che coglie ciò che altri non vedono. Capacità di unificarsi completamente con la propria missione o causa. Generosità e dedizione senza aspettative di ritorno. Talento nel trasformare intuizioni in opere creative o ispirazione per gli altri. Punti deboli Tendenza a trascurare se stessi per il lavoro, l’arte o una causa. Sensibilità estrema che può portare a sacrifici eccessivi. Rischio di restare intrappolati in relazioni o situazioni nocive. Azioni fuori dagli schemi che possono essere fraintese o percepite come disordinate. La lezione della carta: Lascia andare le aspettative. L’inattività può diventare terreno fertile per la crescita interiore. Accogli l’umiltà, trasforma la vulnerabilità in forza e lascia che una saggezza più grande agisca attraverso di te. Dai senza annullarti, trovando equilibrio tra dedizione e cura di te stesso. Il Mondo (11) come Carta Ombra (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo F) Profilo H: 21-3-12 Il Mondo (21) come Carta della Personalità Forte legame con la terra, amore per la bellezza e spiccata sensibilità estetica. Questo archetipico insegna a crescere all’interno di una struttura: conoscere i limiti, comprenderne le regole e trasformarli in strumenti di libertà creativa. Punti di forza Capacità di integrare pensiero intuitivo e logico-scientifico. Disciplina personale e perseveranza per raggiungere obiettivi ambiziosi. Visione d’insieme e pensiero olistico, con attenzione a questioni globali o universali. Creatività strutturata: trasforma limiti e regole in trampolino di espressione. Abilità di unire energie maschili e femminili, raggiungendo completezza interiore. Tendenza a superare ruoli e aspettative sociali legate al genere. Punti deboli Disperdere energie in troppi interessi senza completare progetti. Perdere la disciplina se manca un obiettivo chiaro. Senso di frustrazione quando i limiti esterni appaiono troppo rigidi. Lezione della carta: La libertà autentica nasce dal conoscere e rispettare i limiti, trasformandoli in alleati della creatività. Vedere il quadro completo, superando condizionamenti e aspettative, ti permette di dare vita a te stesso e alle tue idee in tutte le loro dimensioni.

  • La Costellazione Tarologica dell'Imperatore

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l' Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione dell'Imperatore. Costellazione dell'Imperatore (22-13-4) L'Imperatore nei Tarocchi Visconti-Sforza Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 22-13-4 Esistono tre profili principali: Tipologia I : 4 come Carta della Personalità e dell'Anima, 12 e 22 come carte Ombre Tipologia L : 13 come Carta della Personalità, 4 come carta dell'Anima e 22 come Carta Ombra Tipologia M : 22 come Carta della Personalità, 4 come carta dell'Anima e 13 come Carta Ombra Profilo I: 4-12-22 L’Imperatore (4) come Carta della Personalità e dell'Anima L’Imperatore è la forza che costruisce e stabilisce ordine. Porta visione, disciplina e capacità di concretizzare. Come Carta di Personalità, ti invita a creare strutture solide in cui far crescere le tue idee, guidando progetti e persone con fermezza e chiarezza. Punti di forza Pensiero razionale e orientato ai fatti. Capacità di organizzare, pianificare e dare forma alle idee. Leadership naturale e attitudine a prendere decisioni. Perseveranza nel portare a termine ciò che inizi. Capacità di vedere e usare le regole come strumenti di potere personale. Punti deboli Difficoltà a lavorare sotto la guida di altri. Rischio di diventare rigido o eccessivamente autoritario. Tendenza a rifiutare ciò che non puoi spiegare o razionalizzare. Possibile noia o frustrazione quando la routine diventa troppo stabile. Lezione: Il vero potere non sta solo nel controllare, ma nel creare spazi in cui ordine e cambiamento possano coesistere. Usa la tua disciplina per costruire e guidare, ma lascia spazio all’imprevisto: spesso è lì che nascono le opportunità più grandi. Il Matto (22) come ombra Il Matto come fattore nascosto indica la paura di essere considerato ingenuo o immaturo. Potresti essere visto dagli altri come qualcuno che spreca il proprio potenziale o si dedica a progetti che agli occhi altrui non hanno valore. Dentro di te, però, c’è la spinta a fidarti delle tue potenzialità naturali e a vivere senza vincoli. Punti deboli Tendenza a sembrare dispersivo o poco concreto. Paura di essere considerato insignificante o “un nulla”. Desiderio di anarchia che può portarti a conflitti con le regole. Lezione: Impara a fidarti del tuo istinto e a lasciare andare l’opinione degli altri. Il Matto ti insegna a cogliere opportunità che pochi vedono, a lanciarti nell’ignoto e a vivere ogni momento con pienezza. La tua sfida è trasformare l’apparente disordine in libertà consapevole, senza perdere la connessione con i tuoi obiettivi. La Morte (13) come ombra La Morte come ombra indica la tendenza a negare la fine, percependola come un limite che ti imprigiona. Questo può spingerti a creare opere (o avere figli) che sopravvivano a te, così da lasciare un segno e perpetuare il tuo nome. Potresti diventare un genitore esigente, imponendo ai figli di seguire le tue orme, o sentire che, di fronte alla morte, la vita ti sembra perdere significato, generando angoscia esistenziale. Punti deboli Paura profonda della perdita dell’ego e del senso di sé. Rischio di giudicare la vita solo in base alla lotta contro la fine. Possibile tendenza al controllo eccessivo su persone e situazioni. Lezione: Accettare la morte come parte della vita ti libera dalle catene interiori. La Morte ti insegna che solo facendo pace con la fine puoi vivere con pienezza. Quando smetti di combatterla, scopri che la vera libertà è nello spirito, non nella permanenza. Rappresentazione visiva della Costellazione dell'Imperatore con gli Antichi Tarocchi Italiani Profilo L: 13-4-22 La Morte (13) come Carta della Personalità La Morte rappresenta una fine, ma anche un nuovo inizio: taglia via ciò che non serve più per fare spazio a nuova crescita. È distruzione e rinnovamento, immortalità e rigenerazione. Come lo Scorpione, elimina tutto ciò che è limitante o obsoleto. È la “carta del compost”: dalla materia che si dissolve nasce un terreno fertile, pronto a far germogliare il nuovo. Come Carta della Personalità, la Morte ti spinge a lasciare andare vecchi schemi e pensieri, per rinnovarti. Molti imparano affrontando la propria mortalità, arrivando persino a sfidarla. L’abbandono del vecchio diventa un modo di vivere, come ricordava Krishnamurti: “Ogni giorno muoio un po’. Punti di forza Capacità di rinnovarti costantemente, trasformando crisi in opportunità. Passione e profondità in ogni esperienza. Leadership naturale che attira e ispira chi ti circonda. Punti deboli Rischio di spingerti oltre il limite, sottovalutando le conseguenze. Tendenza a cercare il potere fine a se stesso. Possibile distacco emotivo per proteggerti dal dolore. Lezione: La Morte ti invita a smantellare ciò che non ha più vita, a liberare il potenziale nascosto e a non temere il distacco. Quando lasci andare senza esitazione, crei spazio per il vero rinnovamento. La tua passione è la tua forza, ma va guidata con consapevolezza. L'Imperatore (4) come Carta dell’Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo I) Il Matto (22) come Carta Ombra (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo I) Profilo M: 22-4-13 Il Matto (22) come Carta della Personalità Il Matto 22-4 è energia pura, spontanea, creativa. È la combinazione di entusiasmo giovanile e capacità di costruire solide strutture. Dentro di te convivono due forze: la libertà di lanciarti nel vuoto e il rigore di stabilire regole e obiettivi. La tua vita è un continuo alternarsi di apertura al nuovo e ricerca di stabilità, con la sfida di integrare queste due nature senza che una soffochi l’altra. Punti di forza Fiducia nella vita e capacità di fare salti nel vuoto seguendo l’ispirazione. Creatività e spirito innovativo quando unisci libertà e organizzazione. Senso dell’umorismo e capacità di cogliere il lato comico della vita. Energia e vitalità che sorprendono gli altri, anche con il passare degli anni. Punti deboli Tendenza a sentirti al di sopra delle regole e a rifiutare qualsiasi disciplina esterna. Rischio di cadere nell’orgoglio e di non riconoscere i tuoi limiti. Possibile instabilità: periodi di completa libertà alternati a rigidità estrema. Difficoltà a lasciarti andare se temi di apparire “sciocco” o fuori controllo. Lezione: Il tuo potere sta nell’integrare due mondi: la leggerezza e il rischio del Matto con la solidità e la responsabilità dell’Imperatore. La vera maestria è sapere quando rompere gli schemi e quando costruire, quando ridere di te stesso e quando agire con disciplina. Solo così puoi vivere pienamente, affrontando la vita con creatività, resilienza e umiltà. L'Imperatore (4) come Carta dell’Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo I) La Morte (13) come Carta Ombra (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo I)

  • La Costellazione del Papa nei Tarocchi

    N.B.Per calcolare la tua costellazione personale, leggi prima l' Articolo sulle Costellazioni. Questa è la descrizione della Costellazione del Papa. Costellazione del Papa (14-5) Il Papa nei Tarocchi Visconti-Sforza Questa costellazione si applica a chi ha nella propria costellazioni i numeri 14-5 Esistono due profili principali: Tipologia N : 5 come Carta della Personalità e dell'Anima, 14 come Carta Ombra Tipologia O : 14 come Carta della Personalità, 5 come carta dell'Anima. In questa tipologia non c'è una carta Ombra in quanto è già insita nella Carta della Personalità. Profilo N: 5-14 Il Papa (5) come Carta della Personalità e dell'Anima Il Papa è il mediatore tra il visibile e l’invisibile, tra il sapere specialistico e la vita quotidiana. La sua forza è rendere comprensibile ciò che sembra complesso, trasformando conoscenza, tradizione e valori in strumenti concreti per gli altri. Punti di forza Capacità di tradurre il complesso in semplice, di fare da ponte tra mondi diversi. Forte senso morale e valori solidi, che guidano le scelte. Attitudine naturale all’ascolto e al consiglio, con talento nel problem-solving. Propensione a insegnare o trasmettere, adattandosi al modo migliore per chi ascolta. Punti deboli Rischio di trasformare il sapere in dogma, perdendo la flessibilità. Tendenza a temere l’errore, bloccandosi per paura di sbagliare. Possibile rigidità morale o atteggiamento giudicante verso sé stessi e gli altri. Facilità nel idolatrare autorità esterne, accettando le loro verità senza metterle in discussione. Lezione: La vera autorità non arriva dall’esterno, ma dall’esperienza diretta. Il Papa insegna a trasformare errori, tentativi e fallimenti in insegnamenti, sviluppando un’autorità interiore libera dai dogmi. La crescita sta nell’essere ponte: imparare, rielaborare e restituire al mondo un sapere vivo, utile, e autentico. La Temperanza (14) come Carta Ombra La Temperanza come Ombra porta rigidità e temperamento. Da piccoli/giovani, si tende a pensare che sbagliare sia inaccettabile, giudicandosi duramente per ogni errore e questo frena la voglia di rischiare e sperimentare. Punti deboli Paura di sbagliare e autocritica eccessiva. Tendenza a voler fare sempre “la cosa giusta” seguendo regole rigide. Difficoltà a valorizzare le proprie risorse interiori e la propria sensibilità, viste come debolezze. Rischio di nascondere l’empatia dietro cinismo o battute. Lezione: Accettare la Temperanza come guida significa imparare la pazienza, il giusto tempismo e il valore dell’errore come insegnante. Con la maturità, emerge maggiore flessibilità e si attenuano i giudizi verso se stessi e verso gli altri. Rappresentazione visiva della Costellazione del Papa con gli Antichi Tarocchi Italiani Profilo O: 14-5 La Temperanza (14) come Carta della Personalità con lati Ombra intrinseci La Temperanza è la carta dell’alchimia: unire opposti, trasformare crisi in rinascita, cercare soluzioni creative dove altri vedono solo problemi. Chi porta questa energia tende a guarire, riequilibrare e dare forma nuova a ciò che sembra frammentato. Punti di forza Capacità di trasformare le difficoltà in occasioni di crescita. Sguardo ampio: sai collegare i pezzi e vedere il quadro d’insieme. Profonda empatia, che ti permette di aiutare gli altri a guarire e a ritrovarsi. Spirito umanista: promuovi idee, circolazione di conoscenza, connessioni autentiche. Giovinezza interiore e creatività inesauribile. Punti deboli Tendenza al perfezionismo e all’idealismo estremo, con il rischio di “purificare troppo”. Impulsività che può farti sembrare immaturo o fuori tempo. Rischio di cadere in ruoli imposti da autorità esterne, sacrificando la tua autonomia. Possibilità di disperdere energie in progetti infiniti o poco concreti. Difficoltà a trovare il giusto timing: sentirsi fuori posto, “troppo presto” o “troppo tardi”. Lezione La vera alchimia non è eliminare ciò che non funziona, ma integrarlo. Il tuo compito è imparare a moderare, a riconoscere i tuoi ideali senza perdere contatto con la realtà. Ogni credenza che coltivi plasma la tua esperienza: scegli con cura cosa pensare, perché quello diventa il tuo mondo. Se impari a fidarti del tempo giusto e a rimanere focalizzato, puoi realizzare molto di più di quanto immagini. Il Papa (5) come Carta dell'Anima (Vedi descrizione sopra: uguale al profilo N)

  • Tarocchi: origine, uso e significato evolutivo di uno strumento simbolico

    Origine L'origine dei Tarocchi è molto discussa. Alcune teorie non particolarmente accreditate ma molto diffuse, li collegano all'Antico Egitto, attribuendone la nascita ai geroglifici del leggendario "Libro di Thoth". Altri ne ipotizzano le radici in Cina, per le affinità con pratiche come l'I-Ching. C'è anche chi li riconduce all'India, da dove sarebbero giunti in Italia grazie ai mercanti arabi. Ma, a oggi, nessuna di queste ipotesi è comprovata da fonti storiche. Quel che è certo è che i Tarocchi, così come li conosciamo oggi, compaiono in Italia tra Basso Medioevo e Rinascimento. Inizialmente, si trattava di mazzi illustrati usati a scopo didattico: raffiguravano divinità greche, virtù cristiane, personaggi umani e celesti, con finalità educative, morali e spirituali. Una sorta di "prontuario illustrato" della conoscenza dell'epoca. Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky Nel corso del Quattrocento e Cinquecento si diffusero anche come gioco di carte, adattandosi ai gusti in voga in quel momento. Col tempo, l'aspetto simbolico fu accantonato. Solo alla fine del Settecento, in ambito massonico, i Tarocchi furono riscoperti e reinterpretati in chiave esoterica e divinatoria. Fu in questo contesto che si attribuì loro un'origine egizia e si ampliarono i riferimenti simbolici. A cosa servono i Tarocchi oggi? Oggi i Tarocchi sono uno strumento estremamente versatile, e la risposta a questa domanda non può che essere personale. Per chi scrive, i Tarocchi sono una bussola. Un mezzo con cui orientarsi, esplorare, conoscersi. Possono essere un supporto per la meditazione e la crescita personale. La parola stessa "meditare" viene dal latino meditari , che significa "pensare per curare". In questo senso, gli archetipi dei Tarocchi funzionano come specchi simbolici: riflettono ciò che accade dentro di noi e ci aiutano a leggere ciò che non è immediatamente visibile. E per quanto riguarda la divinazione? Il futuro è l'evoluzione del presente. Comprendere a fondo il presente, coglierne le dinamiche, significa già intuire in quale direzione ci stiamo muovendo. I Tarocchi non predicono in senso assoluto, ma mostrano possibili sviluppi, ci pongono domande, offrono nuove prospettive. Una lettura può aiutare a vedere più chiaramente, a fare scelte più consapevoli. Tarocchi e vita quotidiana I Tarocchi sono anche un valido supporto nelle decisioni di tutti i giorni. Non offrono risposte preconfezionate, ma spunti di riflessione. Possono aiutare a distinguere ciò che conta da ciò che distrae, a notare elementi che altrimenti resterebbero nell'ombra. Non solo: i Tarocchi stimolano la creatività e allenano il pensiero non discorsivo. Chi lavora con le immagini, con la scrittura, con l'arte, trova spesso nei Tarocchi un alleato prezioso. Cos'è la Tarologia Evolutiva? Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky La Tarologia Evolutiva si distingue nettamente dalla Cartomanzia tradizionale. Laddove la seconda si concentra sulla previsione del futuro, la Tarologia pone al centro la consapevolezza del presente. In una lettura evolutiva, le carte descrivono una situazione, non la prescrivono. Aiutano a coglierne le componenti visibili e quelle nascoste. Offrono una mappa per orientarsi, una lente per guardarsi dentro. Questa pratica si rivela utile per: analizzare dinamiche relazionali, comprendere blocchi interiori, esplorare la fase archetipica in cui ci si trova, stimolare un lavoro di crescita personale profondo. I Tarocchi come linguaggio simbolico I Tarocchi sono, prima di tutto, una lingua simbolica. Ogni carta è un archetipo : una forma universale con cui il nostro inconscio entra facilmente in risonanza. Il Tarologo diventa quindi i nterprete di questa lingua , traducendo i simboli in spunti concreti. L'intuizione non è magia: è una facoltà che tutti possiamo allenare. E i Tarocchi sono un ottimo strumento per farlo. Tarocchi e futuro: libertà di scelta Il tempo , nella visione della Tarologia Evolutiva, non è lineare ma fluido. Le carte ci aiutano a leggere il passato, a comprendere il presente e a intravedere le possibili conseguenze delle nostre azioni. Ma il futuro non è già scritto -non tutto, quanto meno. Il libero arbitrio gioca un ruolo centrale. Le carte non dicono "così andrà". Dicono: "questa è la strada su cui ti trovi ora, questi sono gli scenari possibili, sta a te scegliere come muoverti". Il Viaggio dell'Eroe e i Tarocchi Infine, i Tarocchi possono essere letti come mappa del Viaggio dell'Eroe . Una narrazione universale che rappresenta il percorso di trasformazione e crescita di ogni essere umano. Ogni carta è una tappa: la chiamata, l'ostacolo, la prova, la rinascita. Così, il Matto non è solo l'inizio del mazzo: è il simbolo di ogni nuovo inizio. Il viaggio del Matto nei Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky Il significato dei Tarocchi Per concludere: i Tarocchi non danno risposte. Sono strumenti. Strumenti per guardarsi dentro, per capirsi meglio, per agire in modo più consapevole. La chiave è usarli non come oracolo, ma come specchio. E, nel tempo, imparare a fidarsi anche del riflesso.

  • Credenze sui Tarocchi: 9 falsi miti da sfatare (con consigli pratici)

    Non sono solita fare post di questo tipo, ma oggi vorrei condividere qualche riflessione su alcune credenze che circolano attorno alla lettura dei tarocchi. Mahmoud Farshchian, Bestow 9 CREDENZE SUI TAROCCHI: 1. Il mazzo di carte dev’essere ricevuto in dono e non acquistato. Una delle credenze più diffuse. Ma oggi non ha molto senso. L’origine del perché debba essere un regalo è incerta, ma è da attribuirsi a un periodo in cui le carte erano costose, difficilmente reperibili, e di conseguenza “per pochi”. La scelta di un mazzo oggi è invece molto importante; trovare delle carte con cui siamo in sintonia ne renderà la connessione più immediata e la lettura più facile! Qui trovi le mie raccomandazioni. In sintesi: il regalo può essere bello, ma non è affatto necessario. 2. Appena ricevuto il mazzo va purificato, dopodiché non dev’essere fatto toccare ad altre persone. La spiegazione più diffusa, soprattutto in ambienti cartomantici, è che il mazzo assorbirebbe le energie (positive ma anche negative) delle persone che lo toccano, e questo potrebbe influire sulla risposta delle carte. Il tema della purificazione e dei rituali è molto ampio. Di base, non è una regola obbligatoria. Però c’è un perché: I rituali aiutano a definire uno spazio sacro , un momento “solo nostro”, diverso dal quotidiano. Può essere pensato come un segnale mentale : “ora inizia la lettura”, e tutto intorno può tornare in silenzio. I metodi? Tantissimi. Incenso, luna piena, pietre, sale, banale “mescola le carte finché non senti di aver creato sintonia”. Non è il rito in sé a contarе, ma il senso  che tu gli dai e la concentrazione  che genera. In sintesi: se ti aiuta a entrare in connessione, è utile. Se ti appare come un rituale vuoto, va benissimo lasciarlo da parte. Qui trovi un mio approfondimento in merito. 3. Non si dovrebbe leggere le carte per se stessi In ottica divinatoria ha senso: è difficile essere obiettivi se sei emotivamente coinvolto e accettare le carte che escono. Ma se parliamo di tarologia evolutiva, leggere per sé è un ottimo esercizio. Aiuta ad ascoltarsi, ad allenare l’intuizione, a costruire un linguaggio personale con le carte. In sintesi: leggere per sé, in ottica evolutiva, è un esercizio prezioso. Leggersi le carte in modo tradizionale può effettivamente risultare un po' capzioso. 4. Quando si leggono le carte non bisogna tenere le gambe incrociate, è meglio togliere i gioielli e sciogliere - o legare, a seconda delle tradizioni - i capelli. Nella cartomanzia tradizionale si parla di “blocchi di energie”, nella tarologia evolutiva è più un discorso di sentirsi a proprio agio. Il punto non è come ti vesti o in che posizione siedi, ma che tu sia presente, comodo, rilassato pronto a dialogare. In sintesi: scegli quello che ti fa stare meglio. Stop. 5. Il mazzo va mescolato e tagliato con la sinistra e le carte vanno girate con la destra È una questione simbolica. La mano sinistra è associata all’inconscio, quella destra al conscio. Mischiare con la sinistra serve ad aprirsi alla parte più intuitiva; girare con la destra serve a integrarne il significato. In sintesi: può aiutare a dare un “ritmo” alla lettura. Ma se sei mancino o non ti viene naturale, cambia pure. Il senso resta. 6. Non si fanno le carte durante il ciclo, nè di domenica, durante le feste, dopo mezzanotte Queste indicazioni derivano da credenze antiche: il ciclo visto come “impurità”, la domenica come giorno sacro, la mezzanotte come soglia tra mondi. Se senti che in certi momenti sei più vulnerabile o meno lucido, ha senso rimandare. Ma non c'è un vero divieto. In sintesi: scegli tu, in base a come ti senti. Non è l’orologio o il calendario a determinare la qualità della lettura. Evita se non sei in forma perché si riflette sulla qualità della lettura. 7. Non si può fare la stessa domanda alle carte più volte, nè leggere le carte tutti i giorni Qui c’è un fondo di verità. Fare più volte la stessa domanda implica ricevere un numero di input maggiore di quello che siamo in grado di elaborare, pertanto si rivela inutile e controproducente. Leggere tutti i giorni non è necessariamente un problema, ma lo può diventare se il rapporto con le carte perde di spontaneità e diventa asettica routine. In sintesi: se la lettura ti nutre, va bene. Se ti prosciuga, rallenta. 8. Leggere i tarocchi “chiama” gli spiriti o altre presenze Questo è uno dei timori più radicati, spesso alimentato da film o racconti in cui la lettura delle carte è presentata come una sorta di evocazione o dialogo con gli spiriti. Nella tarologia evolutiva, i tarocchi sono uno specchio: ci permettono di accedere a parti di noi - e degli altri- che spesso restano nascoste o silenziose. Non stiamo chiamando nessuna entità esterna, ma portando alla luce ciò che già esiste dentro di noi. In sintesi: nessun “altro mondo”, solo il tuo mondo interiore. 9. Non tutti possono leggere i tarocchi C’è chi pensa che per leggere le carte serva avere una “nonna strega” alle spalle o un dono innato. Certo, intuito e sensibilità sono un vantaggio, ma si possono affinare. Come in ogni disciplina, serve curiosità, ascolto, voglia di imparare e tanta tanta tanta tanta tanta pratica. L’intuito si affina, la sensibilità si allena, e il linguaggio simbolico dei tarocchi diventa più chiaro con il tempo e l’esperienza. In sintesi: non servono poteri speciali, ma dedizione e pratica. Conclusione Le credenze sui tarocchi sono tante, e spesso restano in circolazione solo perché “si è sempre fatto così”. Ma se vuoi usarli davvero, devi uscire dal mito e concentrarti su ciò che funziona per te. I tarocchi non sono regole scolpite nella pietra, né strumenti riservati a pochi eletti: sono un linguaggio che puoi imparare, affinare e far tuo. Più pratica, meno superstizione!

  • Omioddio mi è uscita la carta della Morte!!! Tarocchi e "carte negative"

    Sfatiamo qualche mito! Nei Tarocchi non ci sono carte intrinsecamente negative , dipende tutto dal contesto esterno (la situazione) ed interno (noi). E no, la Morte non è un cattivo presagio, sta a noi indirizzare positivamente la sua energia. Ma vediamo meglio il significato di queste carte apparentemente più dark! L'Appeso nei Tarocchi di Bosch L’IMPICCATO Tradizionalmente l'Impiccato è considerata una carta nefasta. Nei mazzi più antichi compare talvolta col nome di "Traditore" (da cui la pena per impiccagione) o con riferimenti alla virtù della Prudenza.   E' un arcano di molteplici sfumature, parla infatti di sacrificio, tradimento (per estensione anche di se stessi), di discernimento ma anche di immobilità, sospensione, rovesciamento. In chiave evolutiva, l’Impiccato invita a prendersi una pausa, guardare le cose da un’altra prospettiva e iniziare un lavoro su di noi stessi, in vista di future trasformazioni.  È un momento di stasi, di immobilità di cui possiamo fare tesoro. Ci dà la possibilità di guardare le cose da un altro punto di vista, e di prepararci per quello che arriverà. Godiamoci questa passività, sfruttiamola fino all’ultimo. Se dovessimo trovare un altro nome a questo Arcano, sarebbe sicuramente la carta della Crisalide (suona già meglio, no?) LA MORTE La Morte nei Tarocchi di Bosch La Morte suona così spaventosa che talvolta viene semplicemente chiamata L’Arcano senza Nome, per l’assenza di nome che talvolta lo accompagna (lo ammetto: a volte la chiamo anch’io così, per non spaventare inutilmente i meno esperti). Questa carta è in realtà la carta della trasformazione e del rinnovamento. La morte del vecchio per il nuovo, la necessità di fare pulizia di ciò che non ci appartiene più, che ci tira verso il basso, per poter essere in grado di ripartire. Scegliere e discernere non è mai del tutto indolore, ogni scelta presa implica infinite altre scelte scartate. Ma non scegliere ci fa rimanere immobili (come l’Impiccato), di conseguenza dobbiamo avere il coraggio di lasciare il conosciuto per l'ignoto. Associato ad ogni memento mori , c'è sempre un memento vivere , ogni fine è solo un nuovo inizio! E allora via, fuori dal bozzolo. È tempo di diventare farfalle! Il Diavolo nei Tarocchi di Bosch IL DIAVOLO “Attento a quello che desideri perché potrebbe realizzarsi”. La carta del Diavolo ci mette in guardia verso i nostri desideri inconsci. A volte quello che vorremmo non è quello di cui avremmo bisogno o che ci farebbe bene. Questa carta ha lo scopo di ricordarcelo. Non limita - la decisione è sempre nostra - ma ci avvisa, ci ricorda di rimanere liberi e di fare attenzione a non impantanarci in situazioni che potrebbero danneggiarci. Non solo: è una carta altamente pedagogica. Non possiamo crescere davvero se non conosciamo le nostre ombre. E non possiamo trasformarle se non abbiamo il coraggio di guardarle in faccia. LA TORRE La Torre nei Tarocchi di Bosch Spesso accompagnata da illustrazioni apocalittiche, la Torre è una delle carte più temute. Suggerisce infatti “la liberazione di ciò che è nascosto”, il che può senza dubbio inquietare. Eppure, di nuovo, nulla di catastrofico, molto di necessario. La Torre ci insegna a lasciar andare, a non reprimere, a svelare. È una carta liberatoria, ad alta energia. Ci invita a trovare soluzioni scombinando gli elementi in gioco. In questo caso mi piace molto anche l’interpretazione di Jodorowsky: l’Arcano XVI è stato assimilato alla distruzione della torre di Babele, e per questo si è trascinato a lungo una fama poco lunsinghiera. Eppure se andiamo a leggere la storia di Babele secondo l’esegesi ebraica, vedremo che la distruzione della Torre era la soluzione al problema, non una sventura. Quando esce la carta della Torre penso sempre a questo haiku: Il tetto è bruciato ora posso vedere la Luna Come la carta della Morte è un Arcano di cambiamento, ma se la Morte è cambiamento e rinnovamento interiore la Torre è un vero e proprio cambio di paradigma. Tarocchi e carte negative Come già scritto, i Tarocchi sono la storia di formazione , il viaggio del Folle. Difatti, se contestualizziamo questi Arcani vediamo meglio il loro reale messaggio. Il nostro Matto (carta 0, 22) dopo aver iniziato il suo viaggio e incontrato diversi personaggi e vissuto altrettante situazioni, arriva al punto di dover fare i conti con se stesso. Dopo la Ruota della Fortuna , per lui inizia una nuova avventura, ancora più personale della precedente. Scopre la resilienza, la forza interiore ( la Forza ) Si ferma per rinascere ( l’Impiccato ovvero la Crisalide) Lascia morire il vecchio ( la Morte ovvero la Farfalla) Guarisce (la Temperanza ) Fa i conti con le proprie ombre (il Diavolo ovvero l’Ombra, i propri Abissi) E infine rompe ciò che non serve più (la Torre , la Catarsi) Da qui inizia la risalita. Le Stelle accendono nuove speranze La Luna rende visibile ciò che era nascosto Il Sole porta chiarezza e forza Il Giudizio ci invita a fare i conti con il nostro percorso Il Mondo chiude il cerchio, con nuova consapevolezza Dopo il Mondo ritroviamo l’Arcano 0/22, che è ora un Matto 2.0, consapevole, vissuto e pronto a ricominciare il ciclo per progredire nella sua evoluzione!

  • Leggere le carte da gioco italiane come i Tarocchi

    Sei in vacanza e giochi a carte con gli amici. Magari a scopa, o a briscola. A un certo punto, l'epifania: “Ehi, ma potrei anche fargli una stesa di ricentramento con queste carte!” È possibile? Certo che sì. La tireuse de cartes, 1869, Frédéric Bazille Le carte da gioco italiane Le carte trevigiane In Italia esistono tantissimi tipi di mazzi da gioco regionali. Cambiano i disegni, cambiano le figure, ma una cosa rimane: la suddivisione in quattro semi. Li conosci se hai mai giocato con un mazzo da briscola: -Spade -Coppe -Denari (o Ori) -Bastoni Questi semi, guarda caso, molto spesso sono gli stessi dei Tarocchi. E già questo apre una porta interessante. Nei mazzi del Nord Italia (bergamasche, bresciane, trentine, triestine, trevigiane, bolognesi), le spade sono spesso curve come scimitarre, i bastoni appaiono come scettri o mazze cerimoniali, le coppe sono calici allungati o esagonali, e gli assi possono riportare motti o frasi. Questi mazzi esistono in versioni da 36, 40 o 52 carte. Nei mazzi cosiddetti "di tipo spagnolo" (piacentine, napoletane, romagnole, siciliane, sarde etc), i semi sono rappresentati in modo più essenziale: le spade sono dritte e sottili, i bastoni grossi e nodosi, le coppe rotonde e i denari ben marcati. Questi mazzi hanno 40 carte e sono i più diffusi nel Centro e Sud Italia. Le carte napoletane Oltre a queste tipologie, in molte zone si usano anche le carte francesi o di derivazione francese (quelle con picche, cuori, quadri e fiori) e le carte salisburghesi, diffuse in Alto Adige. Anche in questi mazzi ritroviamo una corrispondenza con i quattro semi: Carte francesi o di derivazione francese  (tra cui le genovesi, milanesi, fiorentine, piemontesi): -Picche = Spade -Cuori = Coppe -Quadri = Denari -Fiori = Bastoni Le carte genovesi Le carte fiorentine Carte salisburghesi: -Foglie = Spade -Cuori = Coppe -Campanelli = Denari -Ghiande = Bastoni Le carte salisburghesi Oltre ai diversi semi, troviamo mazzi con una diversa struttura. Non tutte le carte da gioco hanno lo stesso numero di carte. Ecco una panoramica: Mazzi da 36 carte (più rari, alcune varianti salisburghesi, piemontesi e genovesi) Contengono a volte 1, 6, 7, 8, 9, 10, a volte 2, 5, 6, 7, 8, 9,10, altre volte 6, 7, 8, 9 e 10 e figure variabili (spesso fante, donna, re) Mazzi da 40 carte (quasi tutti i mazzi regionali italiani) Contengono: 1-7 + tre figure (fante o donna, cavallo, re) Mazzi da 52 carte (le classiche francesi, alcuni mazzi regionali come le bresciane o alcuni mazzi genovesi, piemontesi, trentini e trevigiani) Contengono: 1-10 + tre figure (fante o donna, cavallo, re) In alcuni casi, specialmente nei giochi regionali, l’asso (1) ha un ruolo più forte, simile a quello dei Tarocchi. Come usare le carte da gioco per una lettura? Puoi usarle come un mazzo ridotto di Tarocchi. Per farlo, ti basta considerare tre elementi principali: Il numero della carta: ti dà l'energia della carta. Un 2 parlerà di dualità o scelta, un 7 di crisi o superamento, un 10 di compimento. Per rivedere il significato dei numeri nei Tarocchi puoi andare qui . Il seme: ti indica la “sfera” coinvolta: mentale (Spade), emotiva (Coppe), materiale (Denari), creativa (Bastoni). Se fai una lettura più evolutiva, puoi leggerle come funzioni, quindi rispettivamente pensiero, intuizione, sensazione e percezione. Qui trovi il riassunto. Il contesto: perché ogni carta, anche fuori dai Tarocchi, parla con sfumature sue. Ad esempio, negli Assi delle carte trevigiane, troviamo delle frasi. -sull'asso di coppe: " per un punto Martin perse la cappa" -sull'asso di bastoni: " se ti perdi tuo danno" -sull'asso di spade: " non ti fidar di me se il cuor ti manca" (adoro!) -sull'asso di denari: "non val sapere a chi ha fortuna contra" In tal caso, queste frasi andranno ad arricchire la lettura con delle sfumature diverse che però non ignoriamo. Una lettura “senza Maggiori”? Quando leggiamo con le carte da gioco, stiamo lavorando senza gli Arcani Maggiori. Nei Tarocchi, infatti, il cuore del mazzo è costituito proprio dai Maggiori: rappresentano le tappe fondamentali di un percorso evolutivo. Gli Arcani Minori sono invece le sfumature, i dettagli quotidiani, gli stati interiori. Quando leggiamo solo le carte da gioco, stiamo leggendo solo le sfumature. È un po’ come osservare un quadro astratto: manca la struttura centrale, ma emergono comunque forme, tensioni, impressioni significative. Alcune stese, come la già citata stesa di ricentramento, si prestano bene a questo tipo di lettura, incentrata sui dettagli e sulle nostre funzioni. In ogni caso, è un esperimento interessante e spesso sorprendente. Le chiavi interpretative  degli Arcani Minori, e delle carte da gioco lette in stile tarologico, le trovi qui . A seguire una chiave di lettura semplificata e adatta ad un primo approccio per leggere le carte da gioco italiane. Sono ovviamente pensate come punto di partenza per interpretare le carte da gioco in stile tarologico. Ogni mazzo ha la sua struttura: alcuni arrivano solo fino al 7, altri fino al 9 o al 10, ad altri mancano le prima carte; alcune mazzi includono il Cavallo, altre la Donna. Adatta queste indicazioni in base al mazzo che stai usando e al contesto della lettura. ♣️ BASTONI: Energia, iniziativa, direzione Hai un’idea. Inizia. Scegli una direzione. Muoviti. Si cominciano a vedere risultati. Espandi! Base solida. Ma attenzione a non fermarti sugli allori. Conflitto, confronto, tensione. Piccola vittoria. Fiducia. Serve determinazione. Difendi ciò che conta. Le cose si muovono in fretta. . Sfrutta il momento. Resisti. Sei vicino al traguardo. Stai portando troppo peso. Alleggerisci. Semplifica. Delega. -Fante: Slancio iniziale. Voglia di buttarsi in qualcosa di nuovo, entusiasmo. -Cavallo: Azione diretta. Spinta, coraggio, rischi da gestire. -Donna: Presenza. Costruzione con metodo, determinazione calma. -Re: Leadership. Obiettivi chiari, visione lunga. ♠️ SPADE: Mente, analisi, decisioni Chiarezza. Vedi le cose per come sono. Stallo. Blocco mentale. Rimandi una scelta. Dato di realtà difficile da accettare. Fermati. Riposa. Rifletti. Scontro inutile. Meglio fare un passo indietro. Transizione. Lasciare qualcosa per andare avanti. Strategia, gestione delle risorse. Ti senti bloccato, ma la via d’uscita c’è. Pensieri ripetitivi. Serve prospettiva. Fine e nuovo inizio. -Fante: Idee nuove. Curiosità mentale, osservazione. -Cavallo: Scelte rapide. Azione razionale, mente in movimento. -Donna: Riflessività. Analisi profonda, ascolto attivo. -Re: Chiarezza. Pensiero strategico, decisioni strutturate. ♥️ COPPE: Emozioni, relazioni, intuizione Emozione nuova. Cuore aperto. Dialogo, accordo, collaborazione, sintonia speciale. Amicizia, ondivisione, lavoro di squadra. Apatia, stagnazione. Guardi fuori e perdi ciò che hai. Dispiacere. Ma non tutto è perduto. Nostalgia buona. Ricordi che scaldano. Troppa scelta, poca chiarezza. Illusione. È tempo di cambiare strada. Soddisfazione personale. Ma attento all’ego. Felicità piena. Il cuore è a casa. -Fante : Apertura, connessione, disponibilità all’ascolto. -Cavallo: Coinvolgimento. Emozioni in movimento, ricerca di sintonia. -Donna: Stabilità relazionale. Presenza accogliente, equilibrio. -Re: Responsabilità affettiva. Cura consapevole, coerenza emotiva. ♦️ DENARI / ORI : Risorse, stabilità, gestione Opportunità concreta. Piccolo passo, grande potenziale. Equilibrio pratico. Gestione flessibile. Evita il multitasking. Collaborazione produttiva. Controllo eccessivo. Rischio di chiusura. Difficoltà. Rivedi le priorità. Non temere di chiedere aiuto. Dare e ricevere. Bilanciare le energie. Attesa. I frutti stanno maturando. Allenamento, costanza, competenza. Indipendenza. Comfort meritato. Stabilità costruita nel tempo. Solidità. -Fante: Primi passi concreti. Interesse per ciò che è utile. -Cavallo: Operatività. Agire con impegno, obiettivi pratici. -Donna: Cura. Efficienza, attenzione ai dettagli. -Re: Gestione strutturata. Lungimiranza e sicurezza costruita. Una nota importante : esistono anche discipline e tradizioni specifiche di cartomanzia che usano le carte regionali in modo proprio, con regole, simbolismi e sistemi interpretativi diversi da quelli dei Tarocchi. L’approccio che propongo qui è ispirato ai Tarocchi, e non sostituisce né replica quelle tradizioni.

  • Storia, simboli e significati della carta della Morte nei Tarocchi ossia l'Arcano senza Nome

    In una lettura: Chiavi di lettura della carta al dritto Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze trasformazione, liberazione, rinnovamento Cambiamenti, chiarimento, fine dolorosa ma benefica di una relazione cambiamento nella carriera, scelte finanziarie rischiose Chiavi di lettura della carta capovolta o in posizione di blocco. Crescita Personale Amore & Relazioni Carriera & Finanze Blocco, incapacità di accettare il cambiamento Incapacità di cambiare, incapacità di interrompere una relazione non positiva stagnazione, indecisione L'Arcano senza Nome nei Marsigliesi di Jodorowsky-Camoin e nei Rider-Waite Storia, simboli e significati della carta della Morte nei Tarocchi ossia l'Arcano senza Nome Siamo giunti all’ Arcano senza Nome , ossia la carta della Morte, uno degli Arcani meno compresi e più temuti in assoluto, tant’è che viene spesso raffigurata senza il nome, indicata solo dal numero 13, per scaramanzia.  Ciò avviene soprattutto nel mazzo dei Marsigliesi e nei mazzi da esso derivati. Nei Rider-Waite l’Arcano si chiama proprio “ La Morte ”. Ad ogni modo, questo Arcano è una delle carte più enigmatiche e significative. Rappresenta una figura scheletrica armata di una falce, pronta a mietere ciò che è destinato a giungere al termine. La Morte nei Tarocchi, tuttavia, non dovrebbe essere temuta né interpretata in senso letterale, ma piuttosto come un simbolo potente che rappresenta la caducità della vita e la trasformazione continua. Nel Medioevo, l'immagine della Morte era associata a una meditazione profonda sulla vita e sulla mortalità umana. In precedenza, la morte era vista come un evento casuale che segnava l'ingresso in una vita ultraterrena. Tuttavia, a partire dalla metà del Trecento, le pratiche dell'Ars Moriendi (l'Arte di Morire) portarono a una riflessione più profonda sulla morte come destino inevitabile dell'uomo. Questa meditazione sulla propria finitezza ha dato origine al senso del macabro, alimentando rappresentazioni artistiche e culturali legate alla Morte. Una delle prime manifestazioni della nuova cultura laica fu la Danza Macabra, dove la società celebra il suo incontro con la finitezza. Questa danza macabra rappresenta la Morte che trascina l'intera umanità nel suo ballo verso la tomba. Le danze macabre, sviluppate nel XV secolo, inizialmente avevano intenti moralistici e successivamente satirici contro la corruzione e il fasto delle classi agiate. Nelle carte dei Tarocchi, sviluppatisi attorno a quel periodo, la Morte è solitamente raffigurata come un’entità impetuosa che non agisce per conto di Dio, ma in modo autonomo. È un potere universale che colpisce tutti gli uomini senza distinzione, impersonale e senza valutazioni morali. Viene raffigurata come uno scheletro armato di falce, un simbolo che la collega al Dio del tempo, Chronos.  A livello evolutivo, la carta della Morte ci parla di una trasformazione . Una trasformazione che, se nel caso della Torre parte dall’esterno, nel caso dell’Arcano 13 sono principalmente interiori e simboleggia la fine di un ciclo o di un'era nella vita di una persona.  È una carta che quindi incarna la trasformazione profonda, la rinascita e il superamento di vecchi modelli o abitudini che non servono più, la fine di relazioni o situazioni che non sono più sostenibili. Nonostante la sua iniziale connotazione spaventosa dunque questa carta indica solitamente un'opportunità per la crescita personale e la risoluzione di problemi. Numerologicamente il 13 indica proprio la trasformazione interiore. Tale Arcano è collegato all’Imperatrice e all’Imperatore. Non è una coincidenza che l'Arcano senza Nome sia il numero 13. Ma perché il numero 13 fa paura? La triscaidecafobia è la paura irragionevole del numero 13 ed è principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. Questa avversione verso il 13 ha radici antiche e mitologiche, risalendo anche alla mitologia scandinava dove il tredicesimo ospite in una cena, Loki, portò sfortuna. Nel cristianesimo, l'Ultima Cena aveva 13 commensali, compreso Giuda, contribuendo alla superstizione. Simboli Marsigliesi e Rider-Waite: Scheletro: La figura centrale della Morte è uno scheletro, un simbolo universale della morte e della trasformazione. Rappresenta la natura inevitabile e inesorabile del cambiamento. Ai piedi della Morte ci sono delle teste incoronate o delle corone, a ricordare che la Morte arriva ugualmente per tutti. Colori nei Marsigliesi: Giallo : Simboleggia la lucidità e la consapevolezza. Rappresenta la necessità di vedere chiaramente oltre le apparenze e di affrontare la realtà con coraggio e chiarezza di mente. Rosa : Rappresenta la carne e l'effimeratezza della vita. Evoca anche la natura temporanea delle esperienze umane e la necessità di accettare il ciclo della vita e della morte. Rider Waite Nei Rider-Waite ci sono molti più simboli. Nei Rider-Waite la Morte è rappresentata come un cavaliere  su un cavallo bianco, che rappresenta la forza vitale e la purezza che accompagna la morte. Il cavaliere rappresenta il messaggero della morte che porta il cambiamento. Il fiume : rappresenta la separazione tra la vita terrena e l'aldilà. Può simboleggiare il passaggio dall'esistenza terrena alla dimensione spirituale. Il bambino e il prete che si prostrano davanti alla Morte. Questi simboli rappresentano l'accettazione della morte come parte inevitabile del ciclo della vita e la sua influenza su tutte le età e le classi sociali. Sole che sorge:  Questo simbolo indica che la morte è anche il principio di una nuova alba, una promessa di rinascita e rinnovamento dopo un periodo di trasformazione. Fiore bianco:  lo stendardo che porta la Morte indica un fiore bianco, simboleggiante la fine della vita  ma anche il potenziale per il rinnovamento e la nuova vita. Colori nei Rider Waite: Nero : Simboleggia la morte, il mistero e l'ignoto. Rappresenta il concetto di fine e di trasformazione, oltre alla profondità dell'inconscio. Bianco : Rappresenta la purezza, la spiritualità e la rinascita. Simboleggia la luce che emerge dal buio e il nuovo inizio dopo la fine. Giallo : Simboleggia la lucidità e la consapevolezza. Rappresenta la necessità di vedere chiaramente oltre le apparenze e di affrontare la realtà con coraggio e chiarezza di mente. Azzurro : Simboleggia la serenità, la pace e la calma interiore. Evoca anche la comprensione e l'armonia con il ciclo naturale della vita e della morte. L'Arcano senza Nome nei Tarocchi Visconti-Sforza Qualità positive e negative Cambiamento, fine di un ciclo, Trasformazione profonda, liberazione, guarigione, rinnovamento, eliminazione del superfluo, crescita interiore, fine di un periodo difficile, ciclo naturale Cambiamenti difficili, resistenza al cambiamento, fine di un'illusione, paura, separazione da persona luogo o situazione, blocco, rinuncia, difficoltà interiori Input Cosa devo lasciare andare? Cosa mi trattiene? Quali cambiamenti temo ma so che sono necessari? Consigli: Il consiglio della carta Senza Nome è di abbracciare il processo di trasformazione e rinnovamento nella tua vita. È giunto il momento di lasciar andare ciò che non ti appartiene più e che ti trattiene, anche se può sembrare difficile. Sii coraggioso e affronta le sfide con determinazione, perché solo attraverso la purificazione e il distacco potrai rinascere in una versione più autentica e radiosa di te stesso.  Quindi? La Morte non segna la fine ultima, ma piuttosto il termine di un ciclo. Ciascuna carta dei tarocchi porta con sé una saggezza particolare; quella della Morte ci insegna a lasciar andare ciò che è stato e a prepararci per ciò che verrà. Se questa carta può essere talvolta dolorosa, lo è perché il distacco e il cambiamento non sono sempre facili da accettare. Tuttavia, quando comprendiamo che il lasciar andare è essenziale per il nostro progresso e che la Morte non rappresenta una minaccia, ma un consiglio , allora ci rendiamo conto che sta semplicemente suggerendoci di liberarci da ciò che è concluso. Ci invita a non rimanere ancorati al passato, ma piuttosto a abbracciare il cambiamento, la rinascita e la trasformazione verso una nuova vita.

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